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Immagine del redattoreGiornalino Peano

Una dedica per Dante

In occasione della ricorrenza della morte di Dante Alighieri, avvenuta esattamente 700 anni fa, l’Accademia della Crusca ha deciso di dare vita al progetto La parola di Dante fresca di giornata. Consiste nella pubblicazione sul suo sito, per i 365 giorni dell’anno 2021, di una scheda contenente un estratto della Divina Commedia con una parola interessante, significativa o inaspettata che il sommo poeta ci regala ancora oggi. Le schede saranno visibili sia sul sito dell’Accademia della Crusca, sia sul profilo Facebook, Twitter e Instagram: https://accademiadellacrusca.it/ https://it-it.facebook.com/AccademiaCrusca https://twitter.com/AccademiaCrusca https://www.instagram.com/accademiacrusca/ Questa non è la prima volta in cui l’Accademia decide di dedicare un progetto alle opere di Dante; infatti da anni si dedica allo studio del lessico utilizzato dal poeta, creando un vero e proprio vocabolario dantesco visibile dal sito vocabolariodantesco.it Ecco alcune parole pubblicate: 13/01/2021 intuarsi 12/01/2021 Biancovestito 11/01/2021 alluminare 10/01/2021 alo 09/01/2021 imbestiarsi 08/01/2021 merda 07/01/2021 cricchi Cos’è l’Accademia della Crusca? Le origini delle attività della famosa Accademia della Crusca risalgono al 1582-83 non a scopo accademico, ma con intenzione giocosa. I colti del tempo infatti, vi si riunivano in amicizia per scambiarsi opinioni che venivano recitate in discorsi giocosi. I loro incontri venivano chiamati “cruscate”, poiché il gruppo era identificato come la “Brigata dei crusconi”. L’intenzione dichiarata era quella di contrapporsi alla severa e pedante Accademia Fiorentina, di stile classicista e severo, anche con la satira, l’ironia e l’umorismo. L’Accademia della Crusca è la più antica accademia linguistica del mondo. I fondatori Ci sono diversi fondatori della Brigata sono Giovan Battista Deiti, Anton Francesco Gazzini, Bernardo Canigiani, Bernardo Zanchini, Bastiano de’ Rossi e Leonardo Salviati, che si unì nel 1582. Nel 1583, con l’aiuto decisivo di quest’ultimo, l’Accademia prende una strada diversa dal solo gioco, e prende il compito di preservare il volgare fiorentino, ispirandosi agli autori del Trecento. L’accademia, come il nome suggerisce, si è assunta il compito di ripulitura della lingua. La crusca, infatti, è quel rimasuglio meno nobile che si produce dalla lavorazione della farina. La farina buona deve essere separata dalla grezza crusca, e lo stesso procedimento deve essere applicato alla lingua italiana. L’Accademia si propone di purificare la lingua, separando le forme corrette dell’italiano da tutte le impurità dell’uso. Il primo vocabolario Il primo vocabolario fu pubblicato da Agnolo Monosini. La prima edizione del vocabolario della Crusca riprende la concezione linguistica di Salviati, cioè un volgare fiorentino popolare e puro. Il vocabolario registrava anche le parole del fiorentino vivo purché testimoniate e quindi legittimate in autori antichi o testi minori, anche se sconosciuti. Il vocabolario non si preoccupa dei termini tecno-scientifici. Scompare la distinzione tra uso della poesia e della prosa, il riferimento agli usi regionali o dialettali e furono abbandonati gli usi del latino. Chiara Maiolatesi 4M Daniele Marinucci 4I

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