Negli ultimi anni, l'intelligenza artificiale (AI) è diventata una parte fondamentale della nostra vita quotidiana, trasformando il modo in cui lavoriamo, comunichiamo e prendiamo decisioni. Questa tecnologia, un tempo confinata alla fantascienza, è ora un motore di innovazione che tocca ogni settore, dalle grandi multinazionali ai piccoli imprenditori. Tuttavia, mentre il 93% degli italiani ha sentito parlare di intelligenza artificiale, solo una piccola percentuale sa davvero come funziona o conosce il suo impatto ambientale.
La storia dell'IA e il contributo di Walter Pitts
Per comprendere l'intelligenza artificiale di oggi, dobbiamo tornare alle sue radici, partendo dal lavoro del matematico Walter Pitts. Nel 1943, insieme a Warren McCulloch, Pitts pubblicò un articolo intitolato "A Logical Calculus of the Ideas Immanent in Nervous Activity". In questo lavoro, i due studiosi proposero un modello di rete neurale artificiale ispirato al funzionamento dei neuroni biologici.
La loro idea era rivoluzionaria: i pensieri umani potevano essere spiegati attraverso modelli matematici e logici, senza ricorrere a concetti immateriali. Pitts ipotizzò che i neuroni funzionassero come i numeri binari, attivandosi con stati di "on" e "off". Sebbene queste idee fossero troppo avanzate per il loro tempo, gettarono le basi per lo sviluppo delle reti neurali che oggi alimentano l'IA moderna.
Come funziona l'intelligenza artificiale oggi?
L'intelligenza artificiale che conosciamo oggi si basa principalmente sulle reti neurali artificiali. Questi sistemi simulano le capacità cognitive umane attraverso algoritmi e analisi di grandi quantità di dati, un processo noto come machine learning. Grazie al machine learning, le IA possono identificare schemi, fare previsioni e migliorare le loro prestazioni nel tempo, proprio come un bambino che impara dai suoi genitori e dall'esperienza.
Un'evoluzione ancora più avanzata del machine learning è il deep learning, che si basa su reti neurali strutturate a più livelli. Questi livelli elaborano dati complessi come testi, immagini e suoni, consentendo alle IA di comprendere fenomeni sempre più articolati. Le reti neurali artificiali hanno tre livelli principali:
Input: dove i dati vengono inseriti,
Elaborazione: dove vengono analizzati e interpretati,
Output: dove si ottiene il risultato, come una risposta o una previsione.
Un elemento chiave del deep learning è il processo di backpropagation, che consente al sistema di apprendere dagli errori. Quando un errore viene identificato, il sistema aggiorna i suoi parametri per migliorare le performance future. In parole semplici, le IA imparano a riconoscere schemi e a utilizzarli per affrontare nuove sfide.
Problemi ambientali ed etici dell'IA
Nonostante i progressi incredibili, l'intelligenza artificiale presenta sfide significative, sia ambientali che etiche. Ogni domanda posta a un sistema di intelligenza artificiale ha un elevato impatto ambientale; Una semplice domanda posta a ChatGPT come “Ciao, come stai?” può richiedere fino a 0,04 litri d'acqua per raffreddare i server che elaborano la risposta. Sebbene questa quantità sembri insignificante, moltiplicata per milioni di domande giornaliere e considerata la crescente complessità delle richieste, l'impatto diventa enorme. Inoltre, la costruzione dei data center richiede l'estrazione di metalli rari, un processo che contribuisce all'inquinamento e sfrutta risorse naturali limitate.
Dal punto di vista etico, una delle principali preoccupazioni è la sicurezza informatica. L'IA è già in grado di eseguire attacchi di forza bruta per decrittare password o di creare campagne di phishing altamente sofisticate, sfruttando informazioni personali raccolte online. Questi strumenti rappresentano una minaccia crescente per la privacy e la sicurezza dei dati.
La responsabilità degli utenti
Per affrontare queste sfide è fondamentale che gli utenti diventino più consapevoli e responsabili. Capire il funzionamento e l'impatto dell'IA non è solo una questione tecnica, ma anche un modo per garantire un futuro sostenibile e sicuro. L'intelligenza artificiale ha il potenziale di migliorare il mondo, ma solo se la utilizziamo con attenzione e rispetto per le risorse del nostro pianeta.
In conclusione, l'IA è una tecnologia potente, in grado di trasformare il nostro presente e plasmare il futuro. Tuttavia, è essenziale affrontare con serietà le sue implicazioni ambientali ed etiche. Solo con una maggiore consapevolezza possiamo sfruttare al meglio le opportunità offerte dall'intelligenza artificiale, evitando che sia lei a governare noi.
Imran Rweshagara Akatukunda, 2B
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