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Immagine del redattoreGiornalino Peano

Un concerto per ripartire

Il mondo dello spettacolo in ginocchio


Spagna, concerto esperimento anti Covid-19


La pandemia da Covid-19, iniziata quasi un anno fa, continua a complicare la vita ad una grande fetta della popolazione mondiale, per non parlare dei numerosi disagi che sta comportando ai governi e all’Economia. Per salvaguardare alcuni settori economici come quello dell’intrattenimento musicale e per dimostrare come una nuova vita per gli eventi pubblici sia possibile con determinate misure in questa fase transitoria, è stato approvato un progetto pilota, che può essere considerato più un esperimento che un vero e proprio concerto, ma che sicuramente potrebbe dare il via ad altri eventi come questo, in larga scala e anche nel nostro paese.

Il concerto si è tenuto in Spagna, a Barcellona il 12 dicembre scorso, presso il locale Apolo Hall, sono stati coinvolti numerosi DJ e numerosi artisti di fama internazionale, il pubblico era composto da circa 1000 volontari, che per accedere alla struttura si sono dovuti sottoporre ad un tampone antigenico rapido, il loro accesso alla sala era consentito solo, ovviamente, in caso di esito negativo.


Durante il concerto per gli spettatori, non era previsto alcun distanziamento sociale, obbligatorio invece era l’utilizzo della mascherina, del gel disinfettante e la consumazione di bevande era possibile solo in aree apposite.



Il giorno seguente al concerto, i partecipanti sono stati nuovamente sottoposti a test, questa volta un tampone nasofaringeo. Infine, otto giorni dopo l'evento, lo stesso pubblico-campione è stato sottoposto ad un nuovo test rapido.


Sono stati pubblicati i risultati delle analisi da qualche giorno e i gli esiti sono stati tutti negativi al Covid-19, di certo si può affermare che è stata condotta una rigorosa sperimentazione clinica che può essere molto utile in vista di una futura celebrazione di eventi in luoghi indoor.

Dietro a questa iniziativa, ci sono il festival Primavera Sound, la Fondazione per la lotta contro l’Aids e le malattie sessualmente trasmissibili e l’ospedale universitario Trias i Pujol, oltre allo staff della sala dell’Apolo hall messa a disposizione.


Federico Tolli 3I






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