“Sarò più famoso di Gesù, no di più, più famoso di Hello Kitty”
Il testo che avrei voluto scrivere (2017), Caparezza
Negli anni ’60, Shintaro Tsuji, fondatore della Sanrio, ha un’intuizione semplice ma geniale: aggiungere un tocco di carineria ai suoi prodotti. All’epoca vendeva sandali in gomma decorati con piccoli fiori e con sorpresa notò che i clienti erano disposti a pagare di più per qualcosa di “carino.” Questo lo portò a voler creare altri oggetti che suscitassero affetto e tenerezza, soprattutto in occasione di regali.
Un decennio dopo, nel 1974, Yuko Shimizu creò il personaggio più iconico dell’azienda: una piccola gattina bianca con un fiocchetto rosso sopra l’orecchio sinistro. Senza una bocca – un’assenza insolita, ma che dava a questa gattina un’aura di semplicità.
L’anno successivo, la gattina fa il suo debutto su un portamonete in vinile con sopra scritto Hello Kitty. Sorprendentemente, divenne l’articolo più venduto in Giappone in quell’anno.
Nel tempo il personaggio ha accumulato una “storia ufficiale”: è Kitty White (nome ispirato al nome del gatto della protagonista Alice in ‘Alice nel paese delle meraviglie’), una ragazza britannica che vive con la sua famiglia nei sobborghi di Londra. Tuttavia, Sanrio ha mantenuto sempre un certo alone di mistero, rafforzato dall’annuncio che Hello Kitty “non è un gatto”, ma una bambina stilizzata.
Ma come è riuscita una figura così semplice a rimanere popolare per più di 50 anni?
Innanzitutto, la sua forza sta proprio nella sua semplicità. Il suo design minimalista, fatto di pochi tratti distintivi ma universali, ha permesso a Hello Kitty di diventare un’icona globale, riconoscibile ovunque. Inoltre, l’assenza di bocca consente a chi la osserva di proiettare su di lei le proprie emozioni, facendola sembrare ora felice, ora triste, o anche calma, in base all’umore di chi la guarda. Questo ha contribuito alla sua universalità, rendendola una “tela bianca” su cui bambini e adulti di culture diverse possono riflettere.
A differenza di altri personaggi famosi, come quelli di Walt Disney o dei Peanuts, Hello Kitty non è legata a fumetti, cartoni animati o programmi TV, ma nasce come puro "merchandise character", privo di una trama complessa che le desse una connotazione fissa. Questa libertà ha fatto sì che ogni persona potesse immaginarla come meglio credeva, un po' come un oggetto di piacere senza un vincolo narrativo specifico.
La sua semplicità visiva ha permesso a Hello Kitty di fare incursioni in svariati settori: dalla cancelleria ai giocattoli, dalle collaborazioni con brand di alta moda come Balenciaga e Nike,
fino a diventare simbolo di tendenze che vanno ben oltre il pubblico infantile. La sua capacità di adattarsi a diversi contesti culturali è evidente anche nell’adozione del suo iconico volto nel movimento punk e tra le Riot Grrrls, che la vedevano come un’alternativa alla femminilità convenzionale.
Il ritorno in auge di Hello Kitty negli ultimi anni è prevalentemente alimentato dalla nostalgia per gli anni '90 e 2000, quando il personaggio aveva già un grande successo. Oggi, le generazioni dei Millennial e della Gen Z riscoprono il personaggio come parte di un revival che valorizza e reinventa i simboli dell'infanzia, rendendo Hello Kitty un collegamento fra passato e presente, una figura che porta con sé un senso di leggerezza e serenità, pur restando al passo con i tempi.
La presenza sui social media, inoltre, ha permesso a Hello Kitty di rimanere al centro dell’attenzione. Attraverso profili ufficiali e una fanbase attiva, il personaggio continua a guadagnare visibilità su piattaforme come Instagram e TikTok, con contenuti che spaziano da nuovi lanci di prodotti a video di unboxing e tutorial di fai-da-te. La sua natura visiva e il fascino universale le consentono di attrarre sempre nuovi seguaci e di crescere in mercati internazionali.
Infine, la sua connessione con la cultura kawaii ha contribuito a mantenere Hello Kitty come simbolo rassicurante e positivo, capace di superare i confini culturali e di farsi apprezzare in ogni angolo del mondo. Il suo design semplice ma accattivante, che lascia spazio all'immaginazione, ha permesso a Hello Kitty di incarnare una dolcezza universale che le ha garantito un posto speciale nel cuore di milioni di persone.
Il ritorno di Hello Kitty rappresenta un fenomeno che va oltre la semplice moda; è il risultato di una perfetta combinazione tra la capacità di innovare e la valorizzazione di un personaggio che riesce a incarnare un'idea di dolcezza e semplicità in un mondo sempre più frenetico. Questa icona del kawaii, sempre più amata e reinterpretata, riesce a unire generazioni e culture, offrendo un rifugio rassicurante e familiare, ma sempre al passo con i tempi.
Giulia D'Amato, 4L
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