Il 3 novembre 2023 al liceo scientifico Giuseppe Peano si è tenuto un incontro con Alberto Mantovani, una figura di spicco nel mondo scientifico e medico, riconosciuto a livello internazionale per i suoi eccezionali contributi nel campo dell'immunologia e della ricerca biomedica. La sua visione pionieristica ha gettato le basi per nuove strategie terapeutiche e ha aperto nuove prospettive nella lotta contro malattie complesse ed inoltre si è distinto per la sua leadership nel promuovere la collaborazione internazionale, nel campo della medicina. Con la sua capacità di catalizzare il lavoro di esperti provenienti da diverse parti del mondo, è riuscito a dare una comprensione più approfondita e globale delle sfide mediche.
Il professor Mantovani ci ha spiegato come funziona il sistema immunitario del corpo umano, cioè l'immunologia, la scienza che studia il sistema immunitario, un complesso sistema biologico che difende l'organismo da agenti patogeni, come batteri, virus, funghi e cellule tumorali. Svolge un ruolo cruciale nel mantenere la salute complessiva dell'organismo, garantendo una risposta efficace contro le infezioni e altre minacce alla salute. E' costituito da una rete intricata di cellule, tessuti e organi che collaborano nel riconoscere e contrastare gli agenti patogeni. Esso si divide in due componenti principali: l'immunità innata e l'immunità adattativa. L'immunità innata è la prima linea di difesa e offre una risposta immediata, mentre l'immunità adattativa è più specifica e fornisce una risposta mirata dopo un'esposizione iniziale a un patogeno. In alcuni casi però, questo sistema può fallire consentendo determinate patologie o malattie, per esempio le malattie autoimmuni.
Nel suo discorso Alberto Mantovani ha parlato dei vaccini e della loro importanza nell’ambito medico: in particolare ci ha colpito molto la storia del primo vaccino e come nel diciottesimo secolo esistessero già persone negazioniste, che mettevano in discussione la scienza. Infatti i complottisti all'epoca pensavano che il vaccino contro il vaiolo (il primo vaccino messo a punto da Edward Jenner), potesse trasformare le persone in bovini e, contrariamente a quello che sosteneva la scienza, non avrebbe curato la malattia.
Alberto Mantovani, essendo un immunologo italiano di spicco, è noto soprattutto per i suoi contributi nel campo delle citochine e delle chemochine. Le citochine sono molecole di segnalazione che regolano le risposte immunitarie e infiammatorie, svolgendo un ruolo critico nella comunicazione tra le cellule del sistema immunitario. Le chemochine, un sottoinsieme di citochine, sono coinvolte nell'attrazione e nell'orientamento delle cellule del sistema immunitario verso i siti di infezione o infiammazione.
Il lavoro di Mantovani si è concentrato sulla comprensione dei meccanismi molecolari che regolano le risposte immunitarie e infiammatorie. Le sue ricerche hanno contribuito alla comprensione delle basi molecolari delle malattie infiammatorie, autoimmuni e tumorali, aprendo nuove prospettive per lo sviluppo di terapie mirate.
In sintesi, l'immunologia è fondamentale per comprendere come il nostro corpo riconosce e difende contro le minacce esterne. Il lavoro di Alberto Mantovani ha ampliato questa comprensione, concentrandosi sulle molecole chiave coinvolte nelle risposte immunitarie e aprendo la strada a nuove opportunità terapeutiche nella lotta contro malattie infiammatorie e tumorali Proprio contro il cancro, Mantovani ha concentrato i propri studi sull’immunoterapia applicata contro il cancro, che consiste in un approccio rivoluzionario che sfrutta il sistema immunitario del paziente per combattere le cellule tumorali.
Ci sono diversi approcci all'immunoterapia contro il cancro, tra cui:
Inibitori dei checkpoint immunitari: Questi farmaci bloccano le proteine che impediscono al sistema immunitario di attaccare le cellule tumorali. In condizioni normali, queste proteine, chiamate checkpoint immunitari, impediscono al sistema immunitario di attaccare le cellule normali del corpo, ma alcuni tumori sfruttano questo meccanismo per sfuggire al rilevamento del sistema immunitario.
Cellule T (Cellule fondamentali della risposta immunitaria) modificate geneticamente: Questo approccio coinvolge la modifica genetica delle cellule T del paziente per renderle più efficaci nel riconoscere e attaccare le cellule tumorali.
Vaccini contro il cancro: alcuni tipi di immunoterapia cercano di stimolare il sistema immunitario mediante l'uso di vaccini specifici contro il cancro. Questi vaccini possono essere progettati per insegnare al sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali in modo più efficiente.
Nonostante i successi significativi in vari tumori, l'efficacia può variare, e la ricerca continua mira a migliorare l'applicazione e l'ampiezza di questo trattamento innovativo.
Lorenzo Biondi & Gabriele Perelli 5i
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