Nel bene o nel male, la 70esima edizione del festival di Sanremo verrà ricordata per le eccentriche performance di Achille Lauro. Il cantante romano, pseudonimo di Lauro De Marinis, si è esibito indossando abiti molto eccentrici che hanno lasciato a bocca aperta il pubblico dell’Ariston con il pezzo “Me ne frego”. Il brano vuole essere un inno alla libertà di espressione, un invito ad andare oltre e a vivere la vita fregandosene di tutto, anche delle ipocrisie e delle bugie. Pure nel titolo sfida il “politicamente corretto”, e dà nuovo significato ad un’espressione dai connotati politici ben definiti.
La “provocazione” al grande pubblico era già partita l’anno precedente dallo stesso palco con il debutto di “Rolls Royce”, melodia più orecchiabile ma dai riferimenti ambigui.
Scandali a parte, la sua musica viene ascoltata dal giovane pubblico o questo se ne frega come lui? E sul piano dello stile: come si può etichettare? Indubbiamente, il confine tra musica e spettacolo in un personaggio come lui, è molto sottile… e voi? Cosa ne pensate?
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