Con la pandemia in corso, le mascherine sono sempre state oggetto di grande importanza ed interesse, essendo l’unica possibilità per andare ovunque, le mascherine da sempre vanno a ruba, complice anche il fatto che, non essendo lavabili, dovevano essere cambiate molto frequentemente, siamo agli inizi dell’estate 2020, e FCA annuncia che inizierà a produrre mascherine da distribuire a scuola con il logo del Consiglio dei Ministri, ma già dai primi lotti molti genitori si lamentavano dell’odore che emanavano, che le rendevano molto sgradevoli da indossare, c’è da dire che anche la loro forma molto particolare le rendeva anche scomode. E dopo tutte queste segnalazioni un laboratorio inizia a fare dei test su 3 pacchi di mascherine di 2 lotti diversi, manifatturate allo stabilimento di Mirafiori (TO) e distribuite ad inizio estate, e i risultati sono i seguenti:
Lotto 1: filtrazione del 67%
Lotto 2: filtrazione del 77%
Entrambi i lotti erano molto lontani dalla filtrazione minima del 98%, e non è tutto, perché neanche i test sulla respirabilità hanno dato risultati positivi, dato che per legge dovrebbe essere inferiore a 40 Pa/cm2, ma i test hanno dato un risultato pari a 52,6 Pa/cm2, ciò significa che non è esattamente il miglior prodotto per qualcuno che la deve tenere per 5-6 ore consecutive, senza nemmeno dire che è nella lista di dispositivi approvati dall’ISS, ma non è colpa loro, dato che non testano le mascherine, loro valutano soltanto in base ai documenti che fornisce la ditta che le produce.
Nonostante ciò evitiamo di saltare a conclusioni affrettate, va anche detto che la produzione di FCA è imponente, ciò significa che secondo la legge dei grandi numeri, i lotti non possono essere tutti perfetti, e semplicemente sono stati sfortunati a prendere due lotti difettosi, FCA oltre a dire che stavano prendendo in analisi le segnalazioni di chi utilizzava il prodotto dichiara che i macchinari utilizzati erano stati forniti dall’ex commissario Arcuri, che i materiali erano stabiliti dalle autorità nazionali specificando che venivano svolti tutti i test previsti per verificare la loro idoneità, e che venivano acquistati solo quelli che li passavano, e che i prodotti venivano testati da società accreditate. L’ISS sostiene di sapere che veniva applicato da FCA un sistema che garantiva la qualità uniforme delle mascherine, e quindi come si potrebbe spiegare la teoria del lotto difettoso? Tutta questa situazione è un grande mistero e le certezze sono poche: i test e le segnalazioni, e non solo di genitori, ma anche di imprenditori risentiti per aver convertito le loro aziende alla produzione di mascherine (grazie a finanziamenti di Invitalia o di tasca loro) e non aver ricevuto alcuna commessa, tutte affidate dal Governo alla sola FCA.
E questa sembrerebbe la fine, ma invece c’è ancora altro da dire.
Dopo alcuni mesi, altri test vengono svolti in due laboratori diversi su vari tipi di mascherine prodotte da due diversi stabilimenti FCA ed altre grandi aziende, ed i risultati sono i seguenti:
Mascherina prodotta da LUXOTTICA GROUP S.P.A: test conformi in entrambi i laboratori.
Mascherina tipo IIR prodotta da FCA, stabilimento di Pratola Serra (AV): conformi con ottime prestazioni.
Mascherina tipo II prodotta da FCA, stabilimento di Mirafiori (TO): capacità di filtrazione del 70,77% secondo il primo laboratorio, mentre nei test svolti nel secondo hanno una filtrazione del 60%.
Ai microfoni di Striscia la Notizia il responsabile dello stabilimento di Mirafiori fa sapere che sono stati modificati vari aspetti, la vestibilità, aggiungendo il ferretto per il naso dato che le precedenti non le avevano e optando per degli elastici che fanno il giro attorno alle orecchie invece che farlo attorno alla testa, mentre per il problema degli odori fa sapere che stanno modificando l’elastico per renderle inodori, inoltre specifica anche che il prodotto è in continuo perfezionamento, e che avevano deciso di utilizzare un campionamento ancora più ampio e con controlli più frequenti. Hanno anche fatto vedere i test dei vari laboratori, tra cui anche quello dove sono stati fatti i primi test che davano una filtrazione molto inferiore agli standard previsti dalla legge. Quindi è finita? Mascherine sistemate e test mostrati, amici come prima? In realtà no, dato che i test che avevano mostrato erano sul TESSUTO e non sul PRODOTTO FINITO, ma alla fine Striscia si congeda, accompagnata dalle rassicurazioni dello stabilimento, anche se il fatto che non abbiano mostrato i test sulla mascherina finita un po’ può sembrare sospetto, ma alla fine FCA annuncia che quel tipo di mascherina non è più in commercio, e da quel momento nelle scuole verranno distribuite mascherine di varie aziende, e nemmeno queste scampano i test, che non danno risultati soddisfacenti.
Ma nessuna di quelle toglie FCA dal nostro riflettore, dato che anche se a Striscia la Notizia è stato detto che il modello era stato modificato, le segnalazioni dei genitori non cessano, rimangono senza ferretto, il paio di elastici nucali è sempre lo stesso, la puzza persiste, e questo perché i vecchi lotti sono ancora in circolazione. Ma quelle mascherine non vengono distribuite solo dallo Stato, o meglio, per essere precisi vengono distribuite dallo Stato solo alla luce del Sole, dato che si è creato un mercato trasversale di questi modelli di mascherine. Mentre secondo FCA già dalla seconda metà di febbraio le scuole verranno fornite con i nuovi modelli di mascherine io sto scrivendo con un pacco di mascherine che mi hanno dato ieri a scuola ed e il lotto risulta del 5 ottobre 2020, prodotte allo stabilimento di Mirafiori, quindi anche questo va preso con le pinze.
Perciò, in risposta alla domandona che ci stiamo chiedendo tutti, queste mascherine sono sicure da usare o no? La risposta è dipende, dipende principalmente dal tipo di lotto che i collaboratori ti danno a scuola, per leggere un lotto di queste mascherine va guardata la sezione con scritto LOT in alto a destra sul retro del pacco, poi bisogna vedere la lettera in altro a sinistra sempre nella sezione LOT che indica lo stabilimento di produzione (nel lotto che ho accanto a me la lettera è M, significa che è stato prodotto dallo stabilimento di Mirafiori), poi per controllare la data di produzione bisogna leggere la sequenza di 6 numeri in alto a destra (nel mio caso è 201005) che indicano, nell'ordine, anno-mese-giorno (quindi, nel mio caso, 20-10-05 significa che il lotto è stato prodotto il 5 ottobre 2020).
Ora che sapete come verificare il lotto di queste mascherine fatemi sapere nei commenti quanti di voi hanno ricevuto veramente i nuovi modelli o quelli vecchi che sono ancora in circolazione.
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