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Immagine del redattoreGiornalino Peano

Manifestazione del 18 Gennaio, buoni propositi e cattive compagnie

L’esperienza del nostro inviato Lorenzo Lozzi

Il 18 Gennaio sono andato sotto la sede del MIUR a Trastevere per documentare la manifestazione. Gli studenti chiedono una cosa sola, rientri solo quando in sicurezza. Ne ho intervistato qualcuno e da una ragazza mi sono sentito rispondere una cosa molto grave: “Noi non vogliamo rientrare in quanto non ci sono le condizioni di sicurezza, e se i numeri si rialzano daranno sicuramente la colpa a noi ragazzi, che è dalla chiusura dei night club che tutti i media ci trattano come untori”. Una frase a mio avviso gravissima detta da una ragazza che non avrà avuto neanche quindici anni, che riassume benissimo il significato di questa protesta, ma ora arriva il tasto dolente.


All’inizio era una manifestazione senza colore politico e c’erano rappresentanze di tutte le scuole di Roma, come era giusto che fosse. Ad un certo punto però noto qualcosa di strano, le rappresentanze delle altre scuole (perlomeno la maggior parte) se ne vanno e francamente non ne capisco subito il motivo, ma dopo inizio a notare soggetti alquanto curiosi avvicendarsi per cominciare la protesta. E tra una “Dittatura di Conte” e un “Questo governo se ne deve andare a calci nel sedere”, capisco che il Blocco Studentesco (la sezione giovanile di Casapound) ha preso le redini della protesta.

Avrei voluto scrivere un normale articolo nel quale parlavo della protesta, ma sinceramente preferisco concentrarmi sul comportamento, che reputo assolutamente non corretto, di chi : strumentalizza una manifestazione,si prende una piazza non sua e ci mette i suoi color. Ovviamente durante una protesta è inevitabile che si finisca a parlare di politica, ma addirittura eliminare tutte le altre forze in campo per imporre la propria è immorale ma, d’altronde, Casapound è nota per questo, per la sua immoralità e scorrettezza, delle quali sono certo che vadano fieri.

Inoltre, ingannare migliaia di ragazzi che erano lì per protestare tutti uniti contro una “malascuola”, e ritrovarsi in una manifestazione dai caratteri antidemocratici e di estrema destra,potrebbe non invogliare i ragazzi a partecipare ad altre manifestazioni, in quanto timorosi di trovarsi in un ambiente dai sopracitati caratteri, il che sinceramente mi dispiace perché tutti abbiamo diritto a manifestare liberamente le nostre idee, senza avere un “burattinaio” che ci dirige.

Noi ragazzi dovremmo essere liberi di pensare senza doverci categorizzare in destra e sinistra, dovremmo essere liberi pensatori e quindi liberi di costruire un pensiero nostro, con il quale guardare il mondo con i nostri occhi, e non con quelli di qualcun altro.

Le foto che pubblichiamo (scattate da Camilla Borghi, Francesca Romagnoli e da Pietro Ferrari) mostrano le due piazze, quella occupata dal Blocco, davanti al Ministero dell’istruzione, come si può notare dal tipico font usato per i loro striscioni (solo pochi piccoli manifesti autonomi appaiono qua e là) e quella del Pantheon dove, oltre a p.zza del Popolo, si sono spostati gli studenti medi romani (la stragrande maggioranza).

Lorenzo Lozzi 5D



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