Di recente abbiamo tutti celebrato l’ 8 Marzo, la Giornata internazionale della donna per ricordare tutte le donne che ancora oggi lottano per la parità di genere, sforzi che oggi cominciano a concretizzarsi. Ce ne dà la prova per esempio le legalizzazione dell’aborto in Francia che, nonostante i pensieri contrastanti riguardo l’argomento, è una conquista importante per le donne francesi che rivendicano questo diritto dagli anni ‘60 del novecento. Questo però non è sufficiente visto che ancora oggi sentiamo ancora parlare di femminicidio, violenza domestica e di disparità sul lavoro. A scopo di ridurre a zero questi avvenimenti, il MIUR ha lanciato il progetto “Le pari opportunità vanno a scuola“ per sensibilizzare i ragazzi su queste tematiche come previsto anche dal comma 16 della legge 107 del 13/06/2015. A questo progetto hanno aderito le classi prime delle sezioni B e C del Liceo Giuseppe Peano che, insieme alla Consigliera delle pari opportunità della Città metropolitana di Roma Capitale, hanno fatto due incontri in cui sono stati trattati i tema della discriminazione sul lavoro e della violenza di genere. Durante il primo incontro, che si è svolto in Aula Rosa, è stato trattato prevalentemente il tema della disparità di genere sul lavoro ed il tema della prevalenza maschile nello studio materie STEM. Il secondo incontro è stato svolto con una formatrice e si è focalizzato sul tema degli stereotipi, dei pregiudizi e della discriminazione. Gli studenti hanno analizzato il significato di queste parole e discusso su come si ritrovano nella vita di ciascuno di noi. In occasione dell’8 Marzo, festa della donna, i telegiornali hanno sciorinato delle cifre interessanti relative alla condizione delle donne in Italia: le donne sono poco più del 51% della popolazione, in media guadagnano 8.000 euro in meno degli uomini ed hanno una pensione mediamente più bassa dei “colleghi” maschi di circa il 30%; una donna su cinque smette di lavorare dopo il primo figlio… Come si può notare la questione delle pari opportunità è lontana dall'essere risolta, soprattutto in alcune aree del nostro bel Paese!!!
Proprio in relazione alle pari opportunità si è svolto un progetto nel corso delle scorse settimane, che ha visto il coinvolgimento di varie scuole romane sull’importante tema, dal titolo “Le varie opportunità vanno a scuola”. Nel corso di uno degli incontri di preparazione alla cerimonia di Palazzo Valentini del 1 Marzo è sorta l’idea di affrontare l'argomento della parità tra i generi in modo interattivo, coinvolgendo un campione significativo degli studenti del nostro istituto. Grazie ai nostri professori abbiamo sottoposto ad una classe quinta ed a una prima un breve questionario composto dalle seguenti domande: come pensi che la questione legata alle pari opportunità influenzi la vita di una persona? Ti provoca disagio parlare di questo argomento? Perchè? Pensi che la situazione attuale cambierà? Come? Si premette che la classe prima a cui sono state sottoposte queste domande è composta per l’80% da maschi mentre il quinto presenta una lieve prevalenza maschile. Diversamente da quello che ci si potesse aspettare, le risposte degli studenti della classe prima sono quasi sovrapponibili a quelle date dagli studenti del quinto, palesando una uniformità di vedute tra i ragazzi e le ragazze più giovani ed i ragazzi in procinto di diplomarsi. In relazione alla prima domanda tutti gli studenti sono stati d'accordo su una diversa considerazione che, a dispetto dell’intelligenza che l’essere umano si attribuisce, viene spesso riconosciuta agli uomini rispetto alle donne. Al secondo quesito gran parte degli studenti hanno dichiarato di non sentirsi a disagio nell’affrontare l’argomento, ma alcuni hanno espresso fastidio rispetto a commenti sarcastici ed inappropriati sull’essere donna, che spesso tra il serio ed il faceto vengono utilizzati negli ambiti più disparati. Rispetto alla terza domanda le opinioni sono state discordanti: la maggior parte è fiduciosa in un cambiamento positivo della mentalità della società, anche grazie al ricambio generazionale, ma c’è chi ha paura di una regressione e chi pensa che la vera e propria parità sia impossibile da raggiungere… Tutti sperano in un miglioramento ed alcuni sono disposti ad impegnarsi in prima persona per raggiungerlo! Nonostante una minima parte dei ragazzi sia ancora disinteressata all’argomento, siamo molto soddisfatti nel vedere una crescita di attenzione per il tema ed un aumento di consapevolezza negli studenti, fondamentale se si punta al miglioramento della situazione attuale ed al perseguimento della piena parità di genere.
Vittoria Palamara e Imran Rwesghara Akatukunda, 1 B
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