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Immagine del redattoreGiornalino Peano

La voce degli studenti del Peano

Parallelamente all’intervista degli studenti tramite il questionario di settimana scorsa è stato sottoposto un sondaggio anche ai docenti che trattava gli stessi argomenti: DaD, DID e rientro. Bisogna notificare che l’ultima risposta al questionario è stata inviata alle 22:24 di mercoledì 20 gennaio, quindi alla fine del Collegio Docenti di quello stesso giorno che ha esteso il quadrimestre di una settimana, fino al 6 febbraio per chi non lo sapesse. (Il numero di docenti che ha votato è stato di 31 su un totale di 94 docenti ed è quindi assimilabile al 33% circa di studenti che ha risposto al questionario precedente.)



La prima domanda riguardava i primi mesi dell’epidemia coincisi con la fine dello scorso anno scolastico, il confronto mostra immediatamente delle differenze: i docenti hanno valutato in modo più positivo degli studenti questi mesi andando a esprimere maggiormente un risultato “buono” di questi mesi. non mancano le critiche le quali evidenziano una mancata organizzazione a livello scolastico e nazionale della DaD, per esempio la mancanza di una piattaforma da subito unificata e la gestione dei problemi alla connettività degli studenti; non sono però mancati degli accertamenti di quella che è stata una situazione di emergenza e che vanno a elogiare quel che si è fatto vista la anormalità della circostanza.



La seconda domanda chiedeva invece di questi primi mesi del quadrimestre e anche qui si è potuto notare una percezione più positiva degli studenti, quasi la metà dei docenti intervistati (14 per l’esattezza) hanno espresso il parere migliore delle scelte connotando una percezione di recupero della situazione anche rispetto ai mesi precedenti. Tra le critiche rimangono la mancata gestione a livello nazionale della DaD, anche se le richieste e la loro pesantezza si abbassa di gravità e quantità, un problema più localizzato nel Peano relativo al cambiamento costante degli orari e sorge infine la richiesta di alcuni docenti di un investimento maggiore nell'aggiornamento dei docenti alla nuova didattica. E’ interessante notare come ci siano stati dei commenti positivi sulla DaD e DID per i quali il momento di spiegazione risultava più incisivo, cito testuali parole.



Nella terza domanda veniva chiesto a docenti e studenti quali potessero essere le prospettive per il secondo quadrimestre e la differenza che spicca sin da subito è la presenza compatta di un gruppo di docenti (5/6) favorevoli fin da subito ad un ritorno in presenza, mentre il resto dei docenti mostra comunque dubbi nei confronti delle condizioni che si hanno adesso per il rientro in classe, nelle motivazioni che hanno spinto i docenti a rispondere in questa maniera spiccano la mancanza di sicurezza nel rientro, le stesse motivazioni espresse anche dagli studenti, d’altro canto i docenti favorevoli al ritorno in presenza parlano dei danni che la DaD sta causando alla socialità tra gli studenti e all’insegnamento.



Questo risultato è quello che più concorda dal lato studenti e dal lato docenti, quest’ultimi però sono più divisi e mostrano una spaccatura, 17 no contro 14 si, i motivi sono gli stessi che già si sono visti sopra sia dal lato del no sia da quello del si.


Questa domanda di ispirazione più”politica” mostra come sia stato percepito dai docenti e dai studenti la responsabilità del rientro, anche qui si nota una grande differenza tra studenti e professori, quest’ultimi, grazie forse alla loro maturità, vedono come responsabile maggiormente la Regione Lazio, in netto contrasto con la posizione degli studenti che la pone al 4° posto tra gli enti giudicati responsabili. Il Ministro Azzolina e il suo Ministero vengono anche loro giudicati diversamente e in modo meno negativo. Anche in questo caso il Presidente del Consiglio, al momento dimissionario e in carica per sbrigare gli affari correnti, non viene reputato da molti responsabile. Il consiglio principale che viene rivolto alle istituzioni è di scindere la propaganda politica dalla scuola e di iniziare seriamente a investire nella scuola considerando le realtà territoriali di ogni istituto.


E come ultima domanda si è chiesto ai docenti se loro e/o i professori avessero qualche merito e/o demerito nell’organizzazione, qui professori e studenti sono rimasti in generale sullo stesso piano, solo con qualche voto in più sulla categoria “Si, entrambi”, Ancora una volta si considera ciò che è stato fatto in questi mesi e i risultati sono neutrali, si considera il lavoro fatto per questo sforzo di tutti, si riaffermano alcune delle critiche già scritte in precedenza ma il quadro generale rimane generalmente buono.

Così si conclude questa seconda raccolta di dati improntata a investigare il pensiero dei professori, perché in questa battaglia che gli studenti hanno combattuto, combattono e combatteranno non si trovano a lottare per loro soli, perché dall’altra parte della cattedra e dello schermo si trovano i nostri docenti, che ci seguono anno per anno cercando di dare il meglio di sé anche in questi periodi nuovi e si spera il più brevi possibili.

La Redazione del PeanoBar dalle mani di Patrizio Fabrizi.

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