Come molti di voi sapranno, la Redazione del PeanoBar nel fine settimana, tramite i rappresentanti di classe e d’istituto, ha condiviso il link di un questionario che chiedeva agli studenti della DaD e DID passata e del rientro che sta avvenendo in tutte le classi del Lazio.
La prima domanda riguarda i primi mesi dell’epidemia, la fine dello scorso anno scolastico. i dati che ne escono mostrano come buona parte degli studenti, vista la situazione di emergenza, abbia giudicato la DaD in modo perlopiù positivo e i problemi che si sono riscontrati erano soprattutto legati a problematiche di orario, di incomprensioni con i professori e il peso dei compiti aumentato con la scusa del “avete più tempo stando a casa”.
La seconda domanda chiedeva dei primi mesi di quest’anno scolastico e si nota una leggera variazione sul resoconto, gli studenti che reputano la DaD e DID in modo favorevole scendono del 5% e vedono la DaD e DID in modo più critico, infatti il problema dei compiti che già si registravano prima si aggrava con l’aggiunta delle ore asincrone, gestite male dai professori che si sono occupati solo di assegnare compiti o video su cui poi si sarebbero fatti dei compiti, il che ha portato molti studenti a pensare ad uno studio autonomo..
Gli studenti sono invece più compatti nel rispondere al futuro del secondo quadrimestre, illustrando la proposto portata avanti in questi giorni anche dagli scioperi: DaD fin quando le condizioni sanitarie non permettano un rientro in sicurezza; in seconda posizione invece la DaD completa, le motivazioni sono soprattutto legate alla sicurezza sanitaria.
Alla domanda rientro o no, si assiste ad un plebiscito; 348 studenti dicono no rispetto a soli 30 studenti che dicono si. I motivi? I trasporti pubblici, le 6 ore di mascherina, gli orari che spaccano una routine che il virus ha già messo a dura prova. Gli studenti trovano come unica soluzione il non rientro, perché le eventuali soluzioni sarebbero insostenibili, sia economicamente sia emotivamente.
Questa domanda più “politica” riesce a mostrare chiaramente come gli studenti pensano e percepiscono la responsabilità del rientro e a chi spetti; prima tra tutti è il Ministro Azzolina vista nel suo ruolo di Ministro dell'istruzione come principale responsabile della situazione di rientro in cui ci troviamo; immediatamente dopo il Governo; la responsabilità viene quindi spalmata su tutti i Ministri; successivamente si inquadra di nuovo la responsabilità nel Ministero, ma in modo più slegato dal Ministro che lo regge. Infine vengono indicati dagli studenti come responsabili la Regione e le forze politiche parlamentari, mentre per ultimo rimane proprio il Presidente del Consiglio Conte. Gli studenti manifestano oltre al proprio scontento e dissenso anche delle soluzioni che si sarebbero potute incentivare da subito, come uno sviluppo dei trasporti già da prima, un ripensamento della DaD e DID in maniera più funzionale e soprattutto di mettersi nei loro panni e di pensare a vivere, studiare e muoversi con la paura ogni giorno del virus e di poterlo trasmettere ai propri cari.
Infine, per concludere si è chiesto agli studenti se loro e/o i professori avessero qualche merito e/o demerito nell’organizzazione, qui la maggioranza ha estraniato la vera realtà della scuola dalle scelte che sono state fatte in merito a quest’organizzazione e alcuni hanno anche ringraziato i propri professori e compagni per non essersi del tutto arresi ed aver continuato a portare avanti lo studio. I restanti hanno invece percepito i professori come in una bolla, lontani da loro e non si sono sentiti aiutati e compresi dall’organizzazione messa in atto dalla scuola, riconoscendone però i buoni propositi e meriti che ha avuto.
Così si conclude questa raccolta di dati, che mostra un quadro generale in forte disaccordo con ciò che è stato deciso dai governanti, la redazione spera che questi dati non vadano sprecati, che possano essere d’aiuto alla Scuola. I dati ci sono, le difficoltà espresse dagli studenti anche, se qualcuno, i rappresentanti o i docenti o la preside, volesse visionarli saremo felici di aiutarli, perché in questa situazione di emergenza e difficoltà non bisogna perdere di vista ciò che è veramente importante: la cooperazione, solo così riusciremo a superare e a concludere in positivo quest’anno scolastico.
La Redazione del PeanoBar dalle mani di Patrizio Fabrizi.
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