Joe Biden, ormai presidente degli stati uniti dal 20 di gennaio, sta già mettendo in atto le sue idee politiche per rimediare ai numerosi errori commessi dall’ex presidente Donald Trump, infatti egli afferma: "Il fallimento non è assolutamente un'opzione e il 2021 sarà l'anno per recuperare il tempo perduto e riparare i danni degli ultimi quattro anni”. Insieme alla pandemia di Covid-19, uguaglianza razziale e alla ripresa economica, il cambiamento climatico è stato identificato da Biden e dai suoi collaboratori - la minaccia esistenziale dei nostri tempi-, in altre parole è la priorità del governo Biden.
Il cambiamento climatico è un fenomeno connaturato con la storia stessa della Terra. Il clima del nostro pianeta infatti, ha subito diversi cambiamenti nel corso del tempo, con periodi ciclici di diversa durata e intensità. Di ciò ne sono una prova le ere glaciali e i periodi, attribuibili a cause naturali, principalmente dovuti alla variazione della distanza tra il nostro pianeta e il sole, dall'inclinazione dell'asse terrestre e dalla composizione atmosferica.
La Terra si sta surriscaldando e la temperatura media globale è in costante aumento, è ormai un dato certo che la causa di tale fenomeno siamo noi, gli esseri umani. Gli studiosi concordano nel ritenere le attività umane, per il 95%, la probabile causa dell’attuale aumento del riscaldamento globale, in atto dalla seconda metà del XX secolo.
Il crescente inquinamento determina cambiamenti climatici sempre più drastici: negli ultimi 150 anni, le emissioni di anidride carbonica sono aumentate del 40%, ed entro il 2033 se ne prevede un ulteriore aumento. L’emissioni di sostanze inquinanti provoca l’effetto serra perciò, il calore del sole, rimane nell’atmosfera provocando un innalzamento della temperatura terrestre che, secondo gli esperti, entro il 2100 aumenterà di 6,4 gradi centigradi. Il riscaldamento globale ha effetti devastanti per l’equilibrio del pianeta il che causa lo scioglimento dei ghiacciai, la desertificazione, la riduzione della biodiversità (circa 17.000 specie sono a rischio di estinzione) e non solo. In 50 anni i ghiacciai artici si sono dimezzati, e quelli antartici si sono ritirati di 5 km. Il loro scioglimento produce gravissime conseguenze come: l’innalzamento del livello del mare, l’erosione delle zone costiere, la presenza di cicloni e inondazioni. Con l'aumento della temperatura oceanica, aumenta anche la quantità di sale, di conseguenza i livelli di siccità si intensificano e potrebbero verificarsi fenomeni di desertificazione. Questi fenomeni non sono neanche tutte le conseguenze collegabili al cambiamento climatico e all’inquinamento.
Come detto in precedenza, Joe Biden si sta adoperando per contrastare il cambiamento climatico e nei primi giorni di presidenza ha già firmato 3 ordini esecutivi. Il primo ordine riguarderà le Agenzie federali a cui è richiesto di procurarsi veicoli a zero emissioni, al fine di preservare l’ambiente e incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore. Il secondo ordine sospende la concessione di terreni federali e di acque off-shore per l’estrazione di petrolio e gas. Un altro ordine istituirà un ufficio che si occuperà di politica climatica interna, sarà guidato da John Kerry e Gina McCarthy, i consiglieri per il clima.
Federico Tolli 3I
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