L’intervento di Fedez al concero del Primo Maggio
Al centro della polemica, la scelta del rapper di esprimere il suo sostegno al Ddl Zan contro l'omofobia (proposta di legge che spacca la maggioranza e che è ferma da mesi in Senato), chiamando in causa le dichiarazioni sull’omosessualità pronunciate da alcuni politici leghisti.
Il comportamento di Fedez per molti è sembrato esagerato, ma la realtà è un’altra: il nostro paese ha bisogno di questo atto normativo, di una legge che abbia lo scopo di ampliare i reati inerenti alla discriminazione e l’odio verso la community lgbt+, senza togliere o limitare le libertà di nessun altro
Nel corso della telefonata, intercorsa con i vertici della Rai e gli organizzatori del concerto prima del suo intervento alla manifestazione, al cantante è stato chiesto di non fare affermazioni considerate politicamente poco "opportune".
La Rai, che pur ha il diritto di fare controlli preventivi sui contenuti che vengono veicolati attraverso i suoi canali, per evitare che vengano diffusi messaggi falsi, non ha però nessun diritto di impedire la libertà di espressione.
Così, una volta sul palco, il rapper ha affrontato la questione dei diritti civili e ha denunciato di aver subito un tentativo di censura da parte della Rai.
E quando la Rai ha smentito, con una nota, il tentativo di censura, Fedez ha pubblicato
sui social un video con alcuni estratti della telefonata incriminata, per dimostrare di aver subìto pressioni (attribuendole alla Rai, anche se in realtà le richieste di modificare l’intervento provenivano dagli organizzatori del concerto).
Di certo questo scontro ha creato più consapevolezza sui temi oggetto del Ddl Zan, oltre che ammirazione per Fedez che, con il suo coraggio e la sua forza comunicativa sui social, ha ricevuto più like di tanti politici di professione.
Chiara Maiolatesi, 4M
Sara Rangoni, 5L
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