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Immagine del redattoreGiornalino Peano

Esame di Stato 2021, di nuovo un grande orale

Da 60 a 100, come è cambiata la maturità

Durante il corso degli ultimi decenni, all’Esame di Stato, comunemente chiamato esame di maturità, sono state apportate diverse modifiche, sia nella struttura delle prove sia nella composizione della commissione. L’esame di maturità venne svolto per la prima volta nel 1923 in seguito alla riforma Gentile e il suo obiettivo, era quello di far proseguire gli studi a chi ne aveva le capacità e a chi otteneva un esito positivo in questa prova. Ai tempi, poco più del 50% degli studenti superava l’esame. Inoltre, solo il liceo classico e quello scientifico consentivano l’accesso alle università mentre, le altre erano dette “di avviamento al lavoro”. Inizialmente l’esame era strutturato in quattro prove scritte e una prova orale e si teneva fuori sede con una commissione esterna, il più delle volte composta da docenti universitari. A partire dal ‘43, a causa della guerra, divenne complicato lo spostamento di studenti e professori quindi il ministro Bottai sostituì l’esame con uno scrutinio finale. Nel ‘52 venne ripristinato l’esame di maturità e vennero introdotti due membri interni nella commissione. Solo qualche anno dopo invece, furono apportate delle modifiche alle prove: due scritte e due materie per la prova orale. Il voto finale era in sessantesimi.

Negli anni successivi, ci furono delle modifiche riguardanti la commissione, la quale, inizialmente era composta da metà membri esterni e metà interni, successivamente soltanto da membri interni e dal commissario esterno. Il 1997 fu il primo anno in cui il voto di maturità venne espresso in centesimi e furono anche introdotti il credito scolastico e formativo.


Nel 2017 le prove invalsi di inglese, italiano e matematica diventano criterio di ammissione all’esame, verrà valutata l’esperienza dell’alternanza scuola lavoro (prima ASL e poi PCTO) e cambiano i punteggi delle prove.

La pandemia da Covid-19 ha imposto un cambiamento forzato per l’ anno scolastico 2019/2020: non potendone conseguire il regolare svolgimento delle lezioni in presenza, dal Ministero dell’Istruzione sono state apportate svariate modifiche riguardanti lo svolgimento dell’esame. I ragazzi, a differenza degli anni precedenti, sono stati tutti ammessi ed hanno iniziato il proprio colloquio partendo da un elaborato realizzato sulle discipline di indirizzo, senza ricorrere ad alcuna prova scritta.


Tra l’altro, è stato imposto l’obbligo di indossare mascherine certificate e sono state adottate delle misure di sicurezza e pulizia, per evitare il contagio all’interno di ogni istituto. Quest’anno, nonostante l’esame sia strutturato in modo abbastanza simile al precedente, sono comunque presenti delle modifiche riguardanti le procedure di svolgimento, visto che la pandemia continua ad essere presente. L’ammissione dei candidati, sarà disposta dal Consiglio di classe e ogni studente dovrà svolgere un elaborato che potrà avere forme diverse, in modo da tenere conto della specificità dei diversi indirizzi di studio. Giovanna Angiola 5L Sara Rangoni 5L

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