La COP-27 è stata l'edizione del 2022 della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e si è tenuta a Sharm el-Sheikh, sotto la presidenza dell'Egitto, dal 6 al 20 novembre.
Quali sono stati gli esiti principali della conferenza per il clima Cop27?
L'accordo principale di questa edizione, denominato Sharm el-Sheikh Implementation Plan, prevede l'introduzione di un fondo monetario (nominato Loss and Damage) per risarcire i paesi del sud globale dagli effetti devastanti dei fenomeni meteorologici estremi.
Per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di gas serra (mitigazione climatica), rimane inalterato il riferimento della soglia di 1.5°C, ossia l'obiettivo di mantenere la temperatura globale sotto gli 1.5°C rispetto al periodo preindustriale; sfortunatamente, però, alcuni dei paesi con il tasso di inquinamento medio annuo più elevato non sono stati coinvolti a sufficienza nella trattativa, di conseguenza alcune norme ecologiche saranno valide solo per una parte delle nazioni. L’Emission Gap Report dell’UNEP, però, avverte che, se gli Stati non inizieranno ad assumere impegni più ambiziosi, la temperatura globale potrebbe salire di 2.6° C rispetto all’epoca preindustriale; un incremento tale di temperatura comporterebbe un aumento esponenziale dei fenomeni meteorologici avversi causati dall’ ormai noto surriscaldamento globale.
Di particolare importanza è stato anche il dibattito sul metano e sul suo impiego; il metano è un gas strettamente legato all’attività antropica ma anche a quella biologica, viene utilizzato prevalentemente come combustibile per autovetture, per la produzione di energia elettrica, riscaldamento e cottura dei cibi. Grandissime quantità di metano vengono prodotte dagli allevamenti (dalle sostante di scarto degli animali) e dall’agricoltura (colture fertilizzate, le risaie, la combustione dei residui agricoli).
Le emissioni di metano causate dall'uomo sono responsabili di quasi il 45% dell'attuale riscaldamento netto. Inoltre, cosa più preoccupante, nel 2021 il volume di metano nell'atmosfera ha registrato il più grande aumento annuale mai registrato. Anche gli sviluppi come la scomparsa dei permafrost hanno molto a che fare con l’aumento dei livelli di metano libero in atmosfera; nei permafrost è immagazzinato del metano che con lo scongelamento dovuto alle alte temperature dovute a loro volta dai gas serra (principalmente anidride e il metano stesso) si libera in atmosfera e continua ad alimentare questo letale circolo vizioso.
Un punto di svolta per il sostentamento energetico green potrebbe essere stato trovato nella fusione nucleare da un team di scienziati e ricercatori statunitensi in California, che per la prima volta in assoluto è stato acceso un reattore a fusione sperimentale che ha prodotto più energia rispetto a quella che è stata immessa per “accendere la reazione”, si stima un guadagno energetico del 120%.
Federico Tolli 5i
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