IL PEANO ALL'ESTERO. VIAGGIO STUDIO
Oggi parleremo della nostra esperienza nella splendida cittadina di Bournemouth, una piccola località costiera dell'Inghilterra del sud. La città è famosa per le sue lunghe spiaggie, che si animano durante la stagione estiva, ma anche per la sua piccola squadra di calcio che da svariati anni fa parlare di sé.
Ma ciò che veramente valorizza la città è il suo vasto patrimonio artistico e culturale, infatti vi sono svariati musei, ma anche molte cattedrali in stile gotico, fra cui anche quella in cui è sepolta la nota scrittrice Mary Shelley e la madre; la tomba è situata in un magnifico parco dietro St. Peter's church: nel parco sono presenti anche molti scoiattoli selvatici che oramai abituati alla presenza dell'uomo, si fanno avvicinare. Oltre le lapidi è possibile seguire un sentiero completamente immerso nella natura, che si collega anche con una vasta riserva naturale che collega la città di Bournemout a Poole, un'altra piccola città meno conosciuta ma altrettanto bella.
Noi studenti del Peano siamo stati accolti da famiglie ospitanti; ci siamo trovati tutti più o meno bene, nonostante il problema più diffuso sia stato il cibo. Infatti, si sa che in Inghilterra c'è una scarsa cultura culinaria. Sono molto utilizzati legumi, aglio, aceto e cipolla.
Ogni giorno noi studenti avevamo lezioni di inglese dalle 9 alle 12.30. Durante queste lezioni ci dedicavamo prima alla grammatica e al lessico e, nell'ultima ora, lavoravamo ad un giornalino divisi in gruppi: l'ultimo giorno lo abbiamo presentato all'insegnante e alla classe. La struttura era un ex centro massonico chiamato "Europa school of english". Noi ragazzi siamo stati divisi in 3 classi con livelli di inglese differenti a partire dal B1 fino al C1. Finite le lezioni, potevamo mangiare il pranzo al sacco fornito dalle famiglie.
Dopo pranzo, ogni pomeriggio era prevista un'attività diversa. Per esempio, abbiamo visitato la fantastica cittadina di Salisbury con la sua imponente cattedrale in stile gotico al cui interno è conservata la Magna charta.
Durante questi giorni ci siamo resi conto di come Bournemouth, pur essendo una piccola cittadina secondaria, sia molto più organizzata di grandi città italiane come Roma, a partire dal trasporto pubblico. Gli autobus avevano molti posti a sedere, prese per ricaricare il telefono, dispenser con igienizzante per le mani e un secchio per la spazzatura. Ognuno timbrava il proprio biglietto davanti all'autista e potevi scegliere se pagare con la carta solo il numero di fermate da percorrere. Alcuni erano addirittura a due piani e, una volta esauriti i posti a sedere, solo con qualche persona in piedi, l'autista impediva la salita ad altri passeggeri perché, a detta loro, troppo pieno. La maggior parte delle fermate aveva un pannello che segnalava l'arrivo degli autobus in tempo reale. C'erano diverse linee e per ognuna di loro il prezzo variava leggermente, ma la linea più costosa, perché più lunga, era quella che andava dal centro di Bournemouth alla città di Poole.
Il centro città durante il giorno è piuttosto ordinario, ci sono molte attività che si possono svolgere come la ruota panoramica, una carrucola che partiva da una torre nel mare per raggiungere l'entroterra, ed un acquario che, purtroppo, non abbiamo avuto l'opportunità di visitare; le vie principali sono piene di negozi, non solo di grandi marche, ma anche gestiti da commercianti locali. Ma il vero spirito del centro si risveglia la notte, quando locali e pub aprono, infatti sono presenti molti pub dove i giovani si incontrano. C'è da dire che però c'è un grosso problema con l'alcol e droghe leggere, infatti non era raro durante la notte incontrare ubriachi per la strada. Questo problema comunque è diffuso in tutta l'Inghilterra, soprattutto nelle grandi città.
In città è presente una grande varietà di culture e ristoranti di altri paesi, infatti le persone accettano volentieri le altre culture e sono volenterose nel voler apprendere le loro usanze, difatti sia le famiglie ospitanti che le persone alle fermate dell'autobus, erano più che felici di sentire aneddoti da parte nostra.
In conclusione, vi auguriamo di avere la possibilità di visitare questa cittadina, perché anche se sottovalutata è un bellissimo posto da visitare tutto l'anno.
- Claudia Avagliano & Davide Tacconelli, 3E
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