Conseguenze allarmanti
Proprio il 15 Novembre di quest’anno, pochi giorni fa, la popolazione mondiale ha
raggiunto gli 8 miliardi.
Per arrivare a questo traguardo sono bastati poco meno di 12 anni: nel 2011
eravamo solo 7 miliardi.
A dimostrazione del rallentamento demografico, si stima che ci vorranno circa 15 anni per
raggiungere i 9 miliardi (2037). Secondo le Nazioni Unite poi ci sarà un "picco" di 10,4
miliardi nel 2080 e il mantenimento di una situazione stabile fino alla fine del secolo.
Questo traguardo degli 8 miliardi è stato raggiunto proprio durante lo svolgimento della
conferenza sul clima COP27 a Sharm el-Sheikh. Questa coincidenza ha finito per
sottolineare ancora una volta la difficoltà dei Paesi ricchi (che sono i maggiori responsabili
del riscaldamento globale), e dei Paesi poveri (che chiedono aiuto ai più ricchi per tener
fronte alla situazione) di mettersi d’accordo per affrontare l’attuale situazione del
riscaldamento globale e cercare di diminuire le emissioni di gas serra che vengono
prodotti.
Il raggiungimento degli 8 miliardi di abitanti sulla terra potrebbe essere visto come un
traguardo positivo per molti di noi ma, raggiunta questa cifra, nel mondo più di 1 abitante su 10 (828 milioni) soffre la fame. La situazione è ovviamente aggravata a causa degli
avvenimenti degli ultimi anni come la pandemia del Covid19 e le innumerevoli guerre in
corso da anni in tutto il mondo. Si parla del 29,3% della popolazione, quella cioè che
vive in condizioni di insicurezza alimentare moderata se non grave.
La situazione colpisce direttamente anche l’Italia dove le persone che necessitano di aiuto per mangiare sono salite a 3 milioni (+12% in un anno), il numero di bambini e ragazzi
sotto i 15 anni bisognosi di assistenza per mangiare è salito a 600mila, ai quali inoltre
vanno aggiunti 337mila anziani e 687mila migranti stranieri.
Purtroppo bisogna essere consapevoli che la popolazione con il tempo continuerà ad
aumentare (raggiungendo, come stimato, i 10,4 miliardi entro il 2080) e di conseguenza
anche le fasce di popolazione in difficoltà, in proporzione, aumenteranno.
Tener fronte alla situazione attuale non è di certo semplice, ma si spera che con l’avanzare degli anni qualche miglioramento arrivi con la cooperazione di tutte le maggiori potenze mondiali.
Elena Bertoni 4M
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