Il 2 Giugno 2021, in occasione della Festa della Repubblica, sono state invitate al Quirinale alcune scolaresche provenienti da licei della capitale, per assistere alle celebrazioni nel cortile del palazzo. Vestiti di tutto punto, anche gli studenti e i professori del Liceo G.Peano, hanno quindi potuto assistere, alla presenza del Capo dello stato e alle più alte cariche dello Stato, in live alla cerimonia trasmessa in diretta nazionale su Rai 1. A condurre l'evento l'attore Cesare Bocci mentre al piano suonava la giovane pianista Frida Bollani Magoni di soli 16 anni: la bravissima artista, ipovedente, ha seguito le orme musicali del padre, sviluppando un orecchio musicale assoluto, Durante le celebrazioni del 75esimo anniversario della nascita della Repubblica ha suonato diversi brani, ha aperto la cerimonia con una arrangiamento del Canto degli Italiani, nostro inno nazionale, scritto dal compianto Ennio Morricone, scomparso purtroppo quasi un anno fa. Dopo il video prodotto da Rai Cultura che ha riscostruito questi 75 anni di vita della Repubblica, Frida ha suonato e cantato una delle canzoni di Lucio Dalla più amate: Caruso. Cesare Bocci ha poi letto uno degli articoli
che apriva la famosa prima pagina del Corriere della Sera in cui il direttore dell'epoca, Mario Borsa, analizzava i risultati del referendum istituzionale (si tratta dell'articolo Tregua Nazionale). Dopo aver letto la celebre frase "Paura di che? Del famoso salto nel buio? Lo credono i nostri lettori: il buio non è nella Repubblica o nella Monarchia. Il buio, purtroppo, è in noi, nella nostra ignoranza, o indifferenza, nelle nostre incertezze, nei nostri egoismi di classe o nelle nostre passioni di parte" Bocci ha lasciato i riflettori nuovamente a Frida che ha incantato i presenti e gli spettatori da casa con un tributo al Maestro Franco Battiato, recentemente scomparso, cantando La cura. Bocci. Dopo aver ringraziato Frida e noi giovani, ricordandoci la nostra importanza nel futuro della Repubblica, il Presidente Sergio Mattarella ha quindi iniziato il suo discorso. L'intera cerimonia si può rivedere su Raiplay a questo link: https://www.raiplay.it/video/2021/06/Festa-della-Repubblica-alla-presenza-del-Presidente-Sergio-Mattarella-039b2e69-cbba-4c0d-a1af-8ad54839c43d.html
Come già detto lì presenti non eravamo solo noi studenti , ma anche le alte cariche dello Stato; c'è stata quindi l'opportunità di parlare con alcune di loro ricavandone delle piccole dichiarazioni. Il primo che abbiamo incontrato è stato il Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure sanitarie di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19, il Generale Francesco Paolo Figliuolo, con cui abbiamo parlato della gestione dei vaccini e dell'immunizzazione di gregge.
E' poi arrivato il Ministro dell'Istruzione Bianchi che ha compiuto un giro per tutte le scolaresche presenti, si è informato della nostra scuola e ha poi parlato dell'elaborato dell'Esame di Stato, ribadendo che la soluzione trovata, è stata necessaria per colmare la situazione emergenziale che ha costretto la scuola a riadattarsi. Ha sottolineato come durante questi mesi, a parlare della scuola sia stata spesso gente che la scuola non la vive, sminuendo quindi le critiche di chi fa osservazioni senza conoscere la realtà. In relazione a questo, gli ho chiesto il suo punto di vista riguardo ciò che il Segretario del PD Letta ha proposto: l'abbassamento dell'età richiesta per votare da 18 a 16 anni. Il Ministro ha quindi risposto affermando che esistono molti 16enni che ragionano meglio di molti 50enni e che potrebbero portare nuove proposte sul piano politico ma, ha concluso, ritenendo più importante lavorare non sul piano quantitativo degli elettori ma più su quello qualitativo.
Deciso a continuare ad intervistare alcuni dei presenti, mi sono avvicinato al Ministro della Cultura Franceschini a cui ho chiesto della futura integrazione scuole/musei di cui si è fatto promotore, sia per l'Alternanza scuola lavoro (ora PCTO), sia sul piano didattico. Ha risposto affermando che bisognerà rafforzare i legami tra scuole/università e musei, ricordando la sicurezza che si garantisce nei musei attraverso il distanziamento e l'utilizzo di mascherine, facendo per l'appunto l'esempio delle facoltà di medicina e degli ospedali, i Policlinici Universitari, che andrebbe riproposto anche in chiave culturale in modo da avere nelle sovraintendenze nuove idee e proposte e, per i giovani, avere una finestra sul lavoro che si svolge in ambito culturale.
Poco prima dell'inizio della cerimonia, abbiamo invece avuto la possibilità di intervistare la nostra sindaca Virginia Raggi riguardo le prospettive della scuola in vista di una sua possibile rielezione alle comunali che si terranno ad Ottobre. Ricordandole i grandi dissesti causati dal passaggio delle scuole dalla Provincia alla Città metropolitana, ha risposto che, superato questo stallo, la Città Metropolitana conta di ottenere più soldi dallo Stato in modo da poterli reinvestire nei principali servizi di cui si occupa: strade e scuole.
Finita la cerimonia abbiamo infine parlato con il Presidente dell'Europarlamento David Sassoli a cui abbiamo chiesto opinioni riguardo la futura scuola europea: ha commentato mostrandosi fiducioso su una scuola unita, in cui si mantengano però le qualità individuali di tutte le scuola nazionali, coadiuvate da un metodo europeo di didattica.
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