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Immagine del redattoreRICCARDO TOMASSOLI

1984: La profezia di George Orwell

Aggiornamento: 17 dic 2022


Più di 70 anni fa, lo scrittore del romanzo “1984” mandò un messaggio di avvertimento sulla pericolosità di certe forze politiche che mirano ad annullare la libertà e la dignità individuale.


Il romanzo distopico “1984”, dello scrittore George Orwell, ambientato circa 35 anni dopo la sua pubblicazione, mai, come oggi, appare così attuale e pericolosamente premonitore.

Il romanzo, pubblicato pochi anni dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale e dopo un’altra importante opera di Orwell ("La fattoria degli animali", 1945), si presenta come un’aperta critica al regime stalinista.





In “1984” la Terra è divisa in tre grandi potenze totalitarie: Oceania, Eurasia ed Estasia, impegnate in una perenne guerra tra loro.

Il protagonista, Winston Smith, vive in Oceania, nella quale la società è amministrata secondo i principi del Socing (nell’originale Inglese “IngSoc”), il Partito Socialista Inglese, ed è governata da un onnipotente partito unico con a capo il Grande Fratello (Big Brother), un personaggio che nessuno ha mai visto e che tiene costantemente sotto controllo la vita dei cittadini.

Il totalitarismo del Grande Fratello sviluppa caratteristiche dell'Unione Sovietica di Stalin e della Germania nazista.

Il potere è nelle mani di un partito unico, detto semplicemente il Partito, a sua volta diviso in Partito Interno (che comprende leader e amministratori) e Partito Esterno (formato da burocrati, impiegati e funzionari subalterni).

L’intero apparato del governo è diviso in quattro Ministeri:

  • Ministero della Verità, che si occupa di notizie, intrattenimento, educazione e belle arti;

  • Ministero della Pace, che si occupa di guerra;

  • Ministero dell’Amore, che mantiene la legge e l’ordine;

  • Ministero dell’Abbondanza, responsabile degli affari economici.

Il controllo esercitato del partito avviene tramite l’uso di teleschermi e microfoni presenti in ogni abitazione dei membri del Socing e in tutti i luoghi pubblici. I teleschermi, che sono muniti anche di telecamera, sono il mezzo principale attraverso il quale il Partito può controllare costantemente i cittadini e sono inoltre utilizzati per diffondere propaganda 24 ore su 24; i membri del Partito Esterno non possono mai spegnerli ma al massimo attenuare il volume dell’audio.

La Psicopolizia (o “Thought Police”) è l’organo del Partito che interviene ovunque si sospetti di ideologie non ortodosse ai principi del Socing e deviazionismo.

Troviamo infine i Prolet, che non sono veri e propri membri del Partito e non hanno necessariamente dei teleschermi all’interno della propria abitazione. Essi non hanno nessun potere né privilegio e svolgono i lavori pesanti in cambio del minimo di sussistenza.

Il Partito inoltre indirizza l’odio delle persone verso un personaggio, che nessuno sa se sia realmente esistito, EmmanuelGoldstein, che viene presentato come il capo dei dissidenti, che, sempre secondo il Partito, si riuniscono per agire contro l’Oceania.


Il protagonista, Winston Smith, è un impiegato del Partito Esterno che lavora presso gli uffici del Ministero della Verità. Il suo incarico è di “rettificare” libri e articoli di giornale pubblicati in passato che presentano incongruenze con le previsioni fatte dal Grande Fratello. Dopo aver acquistato illegalmente un diario, inizia per la prima volta ad indagare i propri pensieri, e scopre così di odiare il Grande Fratello.

La vera svolta della trama avviene quando Winston inizia una relazione amorosa clandestina con Julia, sempre un membro del Partito Esterno. I due organizzeranno degli incontri segreti per continuare la loro relazione ma finiranno per essere scoperti e trasferiti nel ministero dell’Amore; lì verranno torturati fino alla completa “purificazione” del loro pensiero secondo i principi del Socing. Il libro finisce con il tradimento dell’amore provato dai due protagonisti a favore di quello per il Grande Fratello.


Le tematiche del romanzo “1984” di George Orwell offrono degli importantissimi spunti di riflessione per il presente. Si possono trovare numerose analogie tra questo romanzo distopico e il mondo presente, dove la democrazia viene ormai sopraffatta da un alternarsi di “emergenze”.


I regimi totalitari:

Lo scopo principale di Orwell in "1984" è quello di metterci in guardia dai seri pericoli che i regimi totalitari rappresentano per la società. Dimostra il terribile grado di potere e controllo che un regime di tal tipo può ottenere e mantenere. Orwell era socialista, e credeva fortemente in quegli ideali, ma allo stesso tempo vedeva che le rivoluzioni spesso si trasformavano in dittature.


L’alterazione della storia:

“Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.

In 1984 la Storia si è fermata. Non esiste più nulla tranne un presente senza fine in cui il partito ha sempre ragione. Il protagonista, pur sapendo con certezza che il passato sia falsificato (di lavoro infatti “rettifica” documenti passati), non ha alcun modo di dimostrarlo, anche quando sia lui stesso ad eseguire una falsificazione. Ogni documento del passato viene modificato per adattarsi al presente.

Inoltre, il Partito non permette ai cittadini di conservare ricordi del passato, come foto o documenti. Ne consegue che i ricordi sono sfocati e inaffidabili, ed i cittadini credono a qualsiasi cosa dica la propaganda.


Le nuove tecnologie e il tracciamento:

Sempre più spesso si parla dei pericoli delle tecnologie, in particolare di Internet; Orwell aveva già individuato il problema nel 1948.

Un uso eccessivo di telecamere può dare un potere enorme a coloro di vedere e sentire tutto ciò che gli altri fanno o dicono; dal 2020 in Cina è presente il sistema del Social Credit, che ha l’obiettivo di dare un voto a tutti i cittadini e si basa proprio sull’avere telecamere sparse in tutta la nazione che permettano allo Stato di vedere tutto e tutti.

Senza telecamere e schermi, la psico-polizia non sarebbe così efficiente, e la propaganda non riuscirebbe a diffondersi capillarmente. A causa delle tecnologie, i cittadini di Oceania sono imprigionati e sono costantemente osservati.

Difficile non pensare che, se pur in maniera differente, lo stesso controllo avviene nella società moderna attraverso internet, i social, le grandi banche dati che contengono tutte le informazioni che riguardano la nostra vita pubblica e privata. Le nuove tecnologie hanno una capacità di sorveglianza sulla vita dei cittadini che, qualche anno fa sarebbe stata inimmaginabile.

Con il Covid il tracciamento, ovvero il controllo totale su tutti i nostri spostamenti, è diventato l’arma per costringerci alla reclusione in caso di positività al virus.


L’isteria di massa:

L’isteria è un’emozione forte utile per il Partito perché può essere trasformata nell’adorazione di un leader e della guerra. Il modo in cui lo Stato riesce a creare questo stato di isteria è nell’indirizzare l’odio verso una singola persona come Emmanuel Goldstein e il gruppo immaginario dei ribelli, o meglio psicocriminali.

Questo tema dovrebbe far riflettere molto sul presente, periodo nel quale si esclude persone dalla vita civile per delle scelte personali.


Il pensiero unico:

Ciò che più inquieta della società attuale e che più si avvicina al romanzo di Orwell è la

dittatura del pensiero unico. Il regime sottomette psicologicamente, ma anche fisicamente i cittadini.

Nel periodo della pandemia, ad esempio, il dibattito pubblico ha assunto caratteri surreali. I negazionisti sono stati bollati come eretici, i vaccini, resi obbligatori, sono stati dipinti come l’unica e imprescindibile soluzione per uscire dalla pandemia, a costo di qualche “danno collaterale”. Gli irriducibili no-vax, contestualmente, sono stati esclusi persino dal mondo del lavoro, fonte di sostentamento, oltre che da tutte le altre attività sociali.


La violenza e la tortura:

“«Winston, come fa un uomo a esercitare il potere su un altro uomo?». Winston riflettè. «Facendolo soffrire» rispose”.

Nel romanzo, la tortura non è semplicemente un mezzo per dissuadere le persone a commettere attività criminali. Orwell ci mostra come la tortura porti le persone a confessare qualsiasi cosa, e sia capace di fare un vero e proprio lavaggio del cervello e quindi controllo mentale. Ironicamente, l'ente incaricato di eseguire le torture è il Ministero dell'Amore, capace di trasformare menti ribelli in menti che amano il grande fratello e lo accettano.

Winston e Julia, consapevoli che prima o poi verranno scoperti e portati al Ministero dell’Amore, si giurano di non tradirsi mai: tradimento non inteso come il semplice atto di confessare, ma lo smettere di amarsi. Il finale spietato di Orwell tuttavia porterà proprio al tradimento di questi ultimi e quando Winston verrà messo di fronte alla sua più grande paura griderà: “Fatelo a Julia! Fatelo a Julia! Non a me! Julia!”. A questo punto l’indottrinamento di Winston è completo: Winston non è più Winston ma semplicemente un altro membro del partito che ama il Grande Fratello.


La Neolingua:

Come esseri umani, tutti ci esprimiamo in una lingua, capace di dare vita ai pensieri. George Orwell invece ragiona su come la lingua possa limitare l’espressione e addirittura la creazione de pensieri stessi.

Nel romanzo, il Partito lavora costantemente sulla creazione e sull’evoluzione della Neolingua, che dovrebbe sostituire la vecchia lingua (archelingua). Il fine specifico è rendere impossibile ogni altra forma di pensiero diversa da quella del Partito. Ogni pensiero eretico sarebbe divenuto letteralmente impossibile, almeno per quanto attiene a quelle forme speculative che derivano dalle parole.


Il bipensiero:

Il bipensiero è il tema più controverso del romanzo.

Per bipensiero si intende il meccanismo mentale che consente di ritenere vero un qualunque concetto e il suo opposto a seconda della volontà del Partito, dimenticando nel medesimo istante, aspetto questo fondamentale, il cambio di opinione e perfino l'atto stesso del dimenticare.


La lettura di “1984” è scioccante e terrificante, perché Winston Smith rappresenta ognuno di noi, allo stesso tempo, però, è necessaria per chiunque, soprattutto in questo periodo pieno di contraddizioni e ipocrisia, dove le persone contestano giustamente i politici ma si dimenticano di guardarsi allo specchio e commettono, a loro volta, proprio quello che disprezzano di più nei politici.


Riccardo Tomassoli 4°I





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