Mia, una pellicola diretta da Ivano De Matteo è uno dei film che chiunque almeno una volta nella vita dovrebbe vedere. È un dettagliato racconto di ciò che si può nascondere dietro ogni apparenza. È un pugno nello stomaco ma che al tempo stesso ti cambia completamente modo di pensare. Ognuno di noi crede di essere imbattibile, tutti almeno una volta abbiamo pensato “ma figurati se succede a me” e invece purtroppo è in tutti questi casi che può succedere ciò che meno ci aspettiamo. Non è vero che le persone che si ritrovano in una relazione tossica hanno necessariamente una famiglia assente. Questo film ne è una prova perché, nonostante l’amore incondizionato da parte dei genitori, la protagonista, Mia, si ritrova in una situazione che per molte ragazze attualmente è all’ordine del giorno. Mia sceglie una persona, un ragazzo, che apparentemente si nasconde dietro tanti gesti carini e tante attenzioni per lei, ma che da subito dà anche i primi segnali di non essere esattamente il bravo ragazzo che vuole mostrare. Mia si ritrova per la prima volta a provare qualcosa di forte per qualcuno e quindi non si rende conto di ciò che si nasconde davvero dietro ogni scenata di gelosia del fidanzato, non si rende conto degli avvertimenti dati dal padre che, per esperienza, capisce che quella relazione stava diventando troppo tossica. Non si rende conto, forse per la giovane età, che prendersi cura di se, truccarsi e uscire con gli amici non può e non deve essere motivo di litigio con il proprio ragazzo. Non si rende conto che l’amore non è ossessione, che non deve essere totalizzante e nemmeno selettivo. Purtroppo quando lo capisce, è troppo tardi. Avere la famiglia accanto l’ha aiutata molto a riprendersi dopo un brutto episodio avvenuto proprio per colpa del ragazzo, che ancora una volta ha anteposto il suo volere a quello di Mia. Quando ci si ritrova in queste situazioni, il carnefice, non se ne va mai veramente. Rimane sempre nelle vicinanze, e infatti lui, dopo la loro rottura, quando Mia stava finalmente andando avanti, riprendendo in mano lo sport, gli amici, insomma la sua vita, le ha inferto il colpo di grazia.
Questo film riesce a far emozionare tutte le volte che lo si guarda perché si percepisce il dolore di ogni protagonista. Tutte le ragazze e tutte le persone che si ritrovano in situazioni spiacevoli come questa devono avere il coraggio di farsi aiutare, non devono sentirsi sbagliate nè tantomeno rinunciare alla loro vita e farsi sopraffare da persone che ne vivono una talmente insoddisfacente da portarli a rovinare quelle altrui. Credo che questo sia un film da vedere con tutta la famiglia, perché è importante da parte di noi figli metterci nei panni dei nostri genitori, che tante volte provano ad aiutarci ma senza essere capiti da parte nostra ed al tempo stesso credo sia necessario far vedere ai nostri genitori come molto spesso la paura di noi figli, paura di deluderli e di non essere all’altezza delle loro aspettative, possa portare a gravi conseguenze. Mi ha insegnato tanto questo film, se mai dovessi trovarmi in una situazione simile la prima cosa che farei è parlarne con i miei genitori, perché penso possano essere gli unici che amandomi in modo disinteressato possano darmi una vera mano. Questo film è diventato e rimarrà assolutamente uno dei miei preferiti e per concludere riprendendo l’ultimo tema affrontato io sono convinta che se Mia, quell’ultima telefonata l’avesse fatta alla mamma o al papà, il finale sarebbe stato diverso!
Martina Russo, 4I
Comments