L'amore é perciò una farfalla che vola al di sopra del bello e del brutto, la morte anche, ma é più difficile trattarla come tale.
C'è un ché di pericoloso nell'umanissimo principio di empatia.
Anche tu vorresti non fosse così inderogabile quell'oggetto di morte e falsificazione di te, il male a cui dare forma; Risulta davvero difficile, si trova così al di là di parole che a sentirle come a leggerle sembrano così piccole e vuote, sembrano così insufficienti.
Sembra spaventosamente buio il buco dove si trovano, e parrebbe quasi esplicativo parlare del tuo dolore, ma é in realtà così poco, perché il ciò che vivi, se lo vivi pienamente sta al di là della dialettica, e questo quasi toglie senso alla speculazione interiore tutta, bisognerebbe magari lasciare le cose nell'indeterminazione delle stesse.
Amare chi ha sofferto , chi ha sentito sulla sua pelle i grandi mali del mondo, é difficile, e uno potrebbe pensare che un male pesi di meno se portato con qualcuno altro, ma la realtà é che il male non diventa di meno per ognuno, ma solo di più se sommati i due, pur essendo il parlare ciò che aiuta di più; Nell'amore quando l'amata prova morte di sé su di sé , anche l'amante muore un po', e morire è forse la cosa peggiore che possa capitare mentre il cuore batte ancora.
Perciò ti amo, ma vaffanculo.
Quel che soffro io però in confronto mi sembra così poco. COME FAI?
Amami sennò rischio di imparare a gestire me stesso, e magari finisco morto, ma sta volta senza più un cuore che batte, magari é quello di cui ho bisogno; E non amarmi così magari posso imparare ad amare me stesso al di fuori del mondo, pur non sapendo nulla di me e nulla del mondo.
Però amami, anche se non so nulla di te.
Daniele Porchetti, 4I
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