top of page
Immagine del redattoreGiornalino Peano

Si torna al cinema…. Forse

Il governo promette la riapertura di cinema e teatri, ma, nello stesso tempo, discute di lockdown nei weekend. Un film già visto…

Tra le tante misure restrittive adottate dal governo per contenere i contagi e contrastare la pandemia c’è quella che riguarda la chiusura dei cinema e dei teatri. Il Dpcm del 25 ottobre 2020 ha infatti decretato inesorabilmente la sospensione degli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi seppur all’aperto. Il settore dello spettacolo, fin dall’inizio della pandemia, ha dovuto subire pesanti limitazioni con conseguenti perdite economiche che hanno coinvolto moltissimi lavoratori. Più volte, durante gli ultimi mesi, abbiamo assistito a manifestazioni e proteste da parte di attori di compagnie teatrali, produttori, distributori, personale di sala, costumisti, truccatori, fonici e chissà quanti altri. Sembra però, dopo mesi di chiusure, che qualcosa stia cambiando. Il nuovo governo sta ipotizzando la riapertura di cinema e teatri dal 27 marzo, almeno in zona gialla.




Anche se il Comitato Tecnico Scientifico ha espresso un parere favorevole alla riapertura, non mancano criticità nella gestione. Per esempio, non è chiaro cosa succederebbe nel caso in cui una Regione passasse da gialla ad arancione. In questo caso si richiuderebbe tutto un’altra volta? Oppure si cercherebbe di rispettare comunque il calendario degli spettacoli per non danneggiare troppo i lavoratori e la produzione? Di certo la gestione, sia dei cinema che dei teatri, prevede ingressi contingentati, prenotazioni e biglietti nominali, sanificazione delle sale tra uno spettacolo e l’altro, uso delle mascherine Ffp2 e obbligo di far terminare gli spettacoli entro un orario che consenta alle persone di rientrare a casa entro le 22.00. Durante questi lunghi mesi di “prigionia” sanitaria, gli spettatori che normalmente cercavano svago nella visione di un bel film al cinema, hanno trovato valide alternative di cui, grazie al cielo, vi è ampia offerta. Varie aziende, prima fra tutte Netflix, che si occupano della distribuzione in streaming, offrono un’ampia scelta di film e serie tv. Di certo la società californiana ha cambiato il modo di concepire il cinema e la sua fruizione. La sala, l’enorme schermo, gli effetti del suono certamente rendono la visione di un film più coinvolgente. Le emozioni di ciascuno vengono condivise dal resto del pubblico: risate, paura, stupore. Netflix è un modo diverso di vivere il cinema, certamente più comodo ma meno appassionante ed avvincente. Ciò non toglie che stia contribuendo anche allo sviluppo della produzione cinematografica. Il sito streaming ha permesso ai giovani e ai meno giovani di disporre di un’ampia cineteca online sempre disponibile e lecita, in contrasto con l’offerta fornita dalla pirateria e comunque ad un prezzo accessibile a tutti. Non è vero che il cinema sia stato compromesso dalle opportunità fornite da Netflix perché il piacere della visione di un bel film in sala non può essere sostituito dalla comodità del divano di casa. Il cinema consente, per un paio di ore, di evadere dalla realtà e di immergersi in un mondo di fantasia, di spegnere o mettere in silenzioso il cellulare dimenticando per un breve periodo tutto il resto. Tutto ciò premesso, ben venga la riapertura dei cinema. Gli appassionati probabilmente ricominceranno a frequentarli, possibilmente anche nel fine settimana, rispettando le regole come il distanziamento, la mascherina, ecc… Ma la domanda è: si potranno sgranocchiare i pop-corn?


Riccardo Tomassoli 3I





0 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

コメント


bottom of page