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Immagine del redattoreGiornalino Peano

Progetto Prime Minister

Una scuola di politica anche per le studentesse del nostro territorio


Il ruolo delle donne in politica negli anni è sempre stato sottovalutato, per questo motivo alcune di loro hanno pensato di creare un progetto che permettesse alle giovani di esprimere liberamente le proprie ambizioni e diventare le leader di domani.

Le ragazze di età compresa tra i 14 e i 18 anni hanno la possibilità di intraprendere un percorso di rafforzamento delle loro competenze trasversali all’interno della scuola di politica “Prime Minister”.

Il progetto è nato grazie alla collaborazione dalle associazioni Movimenta e Farm Cultural Park e alle sue fondatrici: Angela Laurenza (Ingegnera dei materiali e attivista civica), Denise Di Dio (Policy-maker e co-fondatrice di Movimenta), Eva Vittoria Cammerino (Capo segreteria di un deputato e attivista politica), Florinda Saieva (Imprenditrice culturale e co-fondatrice di Farm Cultural Park).

Il 14 febbraio 2019 ha aperto la prima sede a Favara, in provincia di Agrigento, nella sede di Farm Cultural Park. A distanza di un anno, la Scuola ha aperto la sua seconda sede a Napoli e diverse altre dopo, tra cui la prima sede di Roma che ha aperto il 23 gennaio 2021.

La formazione delle studentesse si focalizza sulla capacità di interpretare e guidare la società senza tralasciare le conoscenze fondamentali, il tutto anche attraverso laboratori, visite d’istruzione e testimonianze dirette di role model ed esponenti del mondo politico, istituzionale, culturale, imprenditoriale, scientifico.

Uno degli interventi sarà fatto a Roma dopo l’apertura della sede nella capitale da Michela Cicculli, assessora al bilancio ai generi e alle generazioni del municipio VIII, per questo motivo abbiamo chiesto direttamente a lei alcuni chiarimenti sul collegamento tra politica e discriminazioni di genere.

Spinta inizialmente ad entrare in politica dalla sua voglia di confrontarsi con gli altri, di creare discussioni e di far valere la sua opinione, l’assessora ha deciso di rompere quelle barriere che ostacolano le donne da sempre, raggiungendo la sua posizione attuale. Assessora, ingegnera, direttora. Tutte parole che alle donne spettano e che sono dalla società loro dovute; eppure la richiesta della loro coniatura è sempre stata considerata una sciocchezza di poco conto, senza basi fondate. Perché modificare espressioni per le donne lavoratrici se le donne che lavorano sono molte poche? Ora che però il mondo è radicalmente cambiato e le donne in carriera sono molte di più, pertanto si fa sentire la necessità di una nuova serie di termini che possano definire il loro lavoro.

Infatti, la difficoltà delle donne nel trovare un impiego costringendole ad adattarsi agli ambienti lavorativi, può essere evitata con l’ausilio di un supporto da parte delle scuole nel creare una visione agli alunni aiutandoli a plasmare un’idea più concreta sull’uguaglianza di genere.

“La politica è voglia di confrontarsi e di partecipare!”, così ha affermato l'assessora, ed è per questo che il progetto Prime Minister fornisce alle ragazze gli strumenti necessari per comprendere a fondo ciò che le circonda, sviluppare le proprie idee e il coraggio di perseguirle, tutto in un ambiente solidale e accogliente.

Le lotte per l'uguaglianza dei generi sono sempre di valenza e importanza più grande man mano che le lavoratrici aumentano e che gli uomini prendono sempre più coscienza della gravità di essere uguali.

Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini per venire giudicate brave la metà. Per fortuna non è difficile.” (Charlotte Whitton, femminista e politica canadese che ha lottato per l’affermazione dell’uguaglianza di genere nel XX secolo)

Per maggiori informazioni sul progetto: https://www.primeminister.it/


Claudia Moretti 5L

Flavia Rocchi 5L

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