Quest'anno a Parigi si è svolta la premiazione del pallone d’oro per la prima volta, dal 2008, senza la presenza dei soliti Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. Le due leggende del calcio hanno abbandonato il podio lasciando spazio alle nuove generazioni il che ha lasciato ampia speculazione su chi dovesse vincere il premio quest’ anno. Infatti molto si è discusso su chi effettivamente dovesse vincere il premio. I nomi più caldi erano quelli del centrocampista difensivo del Manchester City, Rodrigo Hernandez Casante e quello più caldo dell'ala sinistra del Real Madrid Vinicius jr: entrambi nella scorsa stagione hanno fatto vedere delle performance veramente strabilianti. Ma per qualche motivo l'esito non è stato deciso in modo unanime come negli anni scorsi infatti tanto che questa è probabilmente la premiazione più discussa di sempre. Questo perché fino ad alcuni momenti prima si dava per certo che il vincitore sarebbe stato Vini jr ma proprio all'ultimo si e saputo che invece il titolo era di Rodri il CDM del Manchester City. La notizia ha lasciato il mondo calcistico di stucco: il Real Madrid come squadra ha deciso di boicottare l’evento in segno di solidarietà verso il compagno il quale, secondo loro, era stato privato del suo premio ingiustamente. Ma prima di discutere su chi ha ragione e chi ha torto, è bene guardare i numeri. Rodri ha 63 partite giocate tra Premier League, Europei e UCL; Rodri ha 12 gol e 15 assist numeri impressionanti considerando la sua posizione ma non solo, Rodri ha dimostrato una grande capacità di mobilitare la difesa. Infatti, il City l'anno scorso ha perso solo 3 partite e in queste 3 Rodri non era in campo; per altro Rodri ha avuto una media di vittorie pari 79%. I suoi gol hanno colpito l'attenzione dei giornalisti per il loro effetto clutch, cioè arrivano sempre in momenti decisivi. Oltre a questo, Rodri vanta ben 4 Premier League consecutive oltre, ovviamente, l’europeo di quest’anno, una UCL ,una FA Cup, un Mondiale per i Club e, infine, una UEFA Super Cup. Vini jr invece, giocando come attaccante ha un totale di 26 gol e 12 assist in 49 partite giocate con 3 titoli della LaLiga spagnola, 2 UCL, 3 Supercoppe spagnole, una Coppa di Spagna e 2 mondiali per club. Ma come molti avranno notato, Vini a livello internazionale, cioè per il suo Brasile, non si era dimostrato un giocatore di valore infatti per la sua nazionale ha segnato solo 2 gol in 35 partite: prestazioni da far piangere considerando che il Brasile ha anche perso 2 partite di qualificazione per i mondiali del 2026. Ma oltre alla sua performance poco gradita per la sua nazionale, Vini non si e dimostrato un valido vincitore del premio per il terzo criterio usato per determinare il vincitore, cioè il fair play. Infatti Vini, nonostante il suo impegno contro il razzismo nel calcio, si ritrova protagonista di una serie sfortunata di momenti provocatori. Solo per citarne uno, durante la partita tra il Bayern e il Real, Vini in una rimessa laterale continuava a far cadere la palla. Questo scherzo, come lo chiama lui, gli è costato un cartellino giallo. Rodri invece é un giocatore tranquillo che non desta molto scalpore, non un santo, ma sicuramente non è conosciuto per essere una persona scontrosa e non è un caso che sia stato capitano sia della sua nazionale che del Manchester City.
Per il resto abbiamo visto il 17enne Lamine Yamal vincere il Premio Kopa, Emiliano Martinez vincere il premio Yashin, il Real vincere il premio del club nell'anno, Carlo Ancelotti vincere il premio di miglior manager dell'anno. Nel complesso l’evento é stato un successo e se si é d'accordo o meno sul suo esito, si può dire che sta nascendo una nuova era nel mondo del calcio, con le vecchie stelle che ormai si stanno spegnendo in quel buio incommensurato e stanno nascendo nuove stelle che non aspettiamo l’ora di vedere.
Imran Akatukunda, 2B
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