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Massimo Angelini

Manifestazione studenti 21/10/2023



Lo scorso 21 ottobre un centinaio di studenti riuniti sotto il nome di azione studentesca si sono trovati davanti il ministero dell'istruzione a Trastevere a manifestare per ottenere alcuni cambiamenti nel sistema scolastico italiano, vediamo i loro obiettivi:


  • PCTO più funzionali.

Infatti secondo molti studenti la “nuova alternanza scuola-lavoro” non forma lo studente al mondo del lavoro ma costringe dei ragazzi a lavorare senza venir retribuiti, venendo essenzialmente sfruttati. Sarebbe ottimale che la questione PCTO venga rielaborata fornendo ad ogni studente percorsi in linea con il loro percorso di studi.


  • Viaggio alla riscoperta delle radici dell'Europa, per vincitori di concorsi letterari o artistici.


  • Aiuto alle famiglie e una commissione di vigilanza per contrastare il caro-libri e il rinnovo dei libri di testo.

Questa richiesta è relativa al fatto che le case autrici dei libri di testo pubblichi costantemente nuove edizioni in modo da limitare il riutilizzo delle edizioni precedenti danneggiando l'ambiente e i portafogli delle famiglie italiane, infatti spesso tra un'edizione e la sua successiva le differenze sono di poco rilievo.


  • Aumentare il numero dei rappresentanti d'istituto da 4 a 6 per ottenere più rilievo nelle riunioni del consiglio d'istituto.


  • Raddoppiare le ore di educazione fisica nelle scuole superiori passando da 2 a 4 in modo che essa non sia più una materia di serie B ma un'opportunità per migliorare se stessi.


Questi punti sono stati elencati in diversi discorsi fatti al megafono tra un coro ed un altro sventolando bandiere dell'Italia e con il simbolo di azione studentesca; lo slogan esposto sullo striscione era: “Merito, orgoglio, identità. Per costruire la scuola del domani”, “Europa, Nazione, rivoluzione.” È stato urlato a squarciagola dai manifestanti nella mattinata;

Questi ragazzi testimoniano di essere additati “fascisti” dagli antifascisti, questi ultimi infatti vogliono tappargli la bocca. La loro protesta è scatenata dal fatto che nella situazione attuale è vietato fare politica nelle scuole, per zittirli infatti, gli antifascisti non li farebbero entrare nei collettivi studenteschi perché politicamente esposti, i ragazzi di azione studentesca non trovano giusto infatti l'abbassamento del voto in condotta per aver fatto propaganda politica.

“Non siamo violenti, ma persone fedeli alla rivoluzione e ai propri sogni” hanno concluso.



Massimo Angelini, 3L

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