L’arte… questa parola è ciò che senza dubbio rappresenta al meglio la cultura, un argomento da sempre trattato nelle scuole; ormai è risaputo che ogni paese si differenzia dagli altri grazie alla propria arte in tutte le sue sfaccettature (pittura, scultura, musica, teatro ecc.). Comunque col tempo tutte le cose cambiano, e negli ultimi anni l’avvento della tecnologia ha cambiato il nostro modo di vivere in maniera smisurata, cambiando anche il mondo dell’arte, ma non in senso negativo.
Al giorno d’oggi è possibile trovare una connessione tra arte e tecnologia molto evidente. Questo collegamento si può intuire anche nella parola stessa; il termine tecnologia deriva dal greco “techne” (arte intesa come il saper fare), e “logia” (discorso, trattato). È l’etimo stesso del termine tecnologia a portare con sé e a definire lo stretto intreccio del suo rapporto con l’arte.
La tecnologia applicata al mondo dell’arte deve sempre tener conto di due concetti fondamentali: il concetto di opera creata dall’uomo, capace di suscitare emozioni, sensazioni e sentimenti, ed il concetto di unicità. L’opera d’arte nasce dalla creatività dell’uomo, ed è unica; ciò che la rende irripetibile è l’idea.
Da sempre gli artisti si sono basati sulle conoscenze tecnologiche e sull’ingegno per trovare i materiali e gli strumenti adatti per esprimere al meglio i propri pensieri, e ogni opera d’arte è determinata soprattutto dai materiali a disposizione dell’artista e dall’abilità di questi nel manipolarli. Così l’arte ha piano piano incorporato la tecnologia nei suoi processi e da riproduzione artistica della realtà è diventata uno strumento di dibattito e di comunicazione di massa.
I concetti su cui l’arte si è sempre basata sono cambiati. Il primo ad accorgersene fu il filosofo Walter Benjamin che espose le sue riflessioni nel saggio “L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica”. Benjamin espose un problema che oggi nell’era digitale è ancora più attuale: un’opera, potendo essere duplicata, perde la sua unicità, la sua aura. Sicuramente la tecnologia digitale ha rivoluzionato l’Arte con la creazione di una realtà alternativa ma, nonostante questo, ha permesso a molti nuovi artisti di esprimersi e condividere il talento. L’Arte creata attraverso la tecnologia è comunque autentica nella sua capacità di trasmettere un messaggio.
Tra tutti gli altri esempi di questo collegamento, quello più evidente a tutti è il modo in cui gli strumenti tecnologici promuovono i centri artistici (musei e mostre). Ma qui non stiamo parlando di cose semplici come le piccole casse con microfoni che le guide turistiche usano per parlare e farsi sentire da tutto il pubblico quando descrivono una scultura; stiamo parlando di veri e propri mezzi di vasta comunicazione che rendono l’arte accessibile a tutti, soprattutto in questo periodo di grande distanza causata dall’ormai noto periodo di pandemia COVID-19.
Anche per questo esiste l’internet, siamo passati da semplici pagine internet dove vengono spiegati tratti storici e caratteristiche di ogni scultura e quadro, a vere e proprie rappresentazioni, grafiche oppure solo a mo’ di video, di interi musei, con una piacevole voce narrante che racconta letteralmente tutto (tutto ciò si può riassumere anche col termine “mostra multimediale”).
Quindi… per concludere, possiamo dire che la tecnologia, se utilizzata nel modo giusto, riesce a rappresentare gli aspetti positivi del tempo che passa, riuscendo ad essere perfettamente collegata ad una cosa così importante come l’arte, e anche a mantenerla in vita nonostante gli anni che passano.
Federico Agresti 4F
Mattia Gualtieri 4F
Comments