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Martina Russo

In prima persona.... L'atletica

Il mio sport, l’atletica, è un mondo vasto. C’è chi la fa per puro divertimento come i bambini piccoli e chi invece, con lavoro costante distribuito negli anni, vuole raggiungere livelli più elevati. L’atletica, a differenza degli altri sport, comprende numerosissime discipline. C’è la corsa, ci sono i salti e i lanci. La corsa a sua volta si divide in base alle distanze (la più lunga è la maratona) e alla velocità. Quest’ultima a sua volta comprende altre discipline. C’è la velocità in distanze brevi come ad esempio i 60, gli 80 e i 100 metri e la velocità in distanze più lunghe come i 200 metri e i 400 metri. Della velocità fa parte anche un’altra disciplina ovvero la corsa ad ostacoli che si distinguono in 100 ostacoli e 400 ostacoli. Ci tengo a soffermarmi su questa disciplina perché, oltre ad essere la mia preferita, è anche la mia specialità. Principalmente io gareggio nei 100 ostacoli.




Per arrivare in gara preparata e per ottenere buoni risultati, durante la settimana devo fare tanti allenamenti tecnici diversi e propedeutici per migliorare la velocità, la rapidità, l’ampiezza, la resistenza e la forza. Mi alleno infatti 6 volte a settimana e seguo un’alimentazione corretta perché, soprattutto negli ostacoli, essere leggeri è fondamentale. Le mie gare si dividono in due stagioni: c’è la stagione indoor che comprende gare al chiuso in cui la distanza è di 60 metri e la stagione outdoor, in cui le gare sono su 100 metri e sono all’aperto. Nelle varie categorie cambia l’altezza degli ostacoli e la distanza tra essi. Più si cresce, più gli ostacoli si alzano e si allontanano tra di loro fino ad arrivare (per le ragazze) ad 8 metri e 50 centimetri. Io quest’anno cambio categoria e gli ostacoli non saranno più alti 76 centimetri ma si alzeranno a 84 centimetri.


Sono molto motivata e determinata nel mio sport anche perché ho vari esempi che giorno dopo giorno mi stimolano ad impegnarmi sempre di più. Il primo fra tutti è la mia allenatrice, Veronica Borsi, ex ostacolista a livello internazionale, pluricampionessa italiana e detentrice del record italiano che è rimasto imbattuto per 8 anni fino al 2021.

Lei è la dimostrazione che oltre ai grandi risultati che si possono ottenere con il duro lavoro, si deve anche avere un forte carattere per superare le difficoltà. La mia non è una disciplina semplice e senza il carattere non si potrebbe nemmeno pensare di provarla. Un altro esempio per me importante è una ragazza con la quale mi alleno, si chiama Veronica Besana, ha venti anni e anche lei è una grandissima atleta e ostacolista internazionale. Ci alleniamo insieme tutti i giorni e mi è da stimolo vedere una ragazza di pochi anni più grande di me, già a livelli altissimi.

Durante una gara, inoltre, mi è capitato di incontrare una persona conosciuta e da tanti stimata. Ero a Roma per una gara allo stadio Paolo Rosi e ho visto Marcel Jacobs, il campione olimpico con il quale ho fatto una foto e scambiato due chiacchiere. Anche lui per me è un grandissimo esempio di caparbietà poiché, nonostante in quel periodo fosse infortunato, quando l’ho incontrato era di ritorno da un allenamento che, seppur leggero, era propedeutico a non perdere la costanza, che poi permette di avere ottimi risultati in gara. L’esempio nell’atletica che però mi stimola maggiormente è Ambra Sabatini , la campionessa olimpica nei 100 metri delle paraolimpidi. Lei è veramente la dimostrazione che volere è potere e che la forza di volontà, il carattere e la determinazione possono superare degli oggettivi impedimenti fisici.


Martina Russo, 4I


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