Ho partecipato ad un evento del Telefono rosa nella Giornata della donna. Avrei voluto fare delle osservazioni ma ho evitato, poiché la professoressa che ci accompagnava mi ha fatto notare che le avrei fatte più per le mie manie di protagonismo che per altro, e credo che in realtà avesse ragione, e che si trattasse solo dei miei problemi di autostima.
Le esporrò qui.
Riconosco la nobiltà dei propositi moderni sulla rivalutazione del soggetto donna, ma credo che si stia facendo un grande errore, ricorrendo cioé allo stesso sistema, con la differenza -tra le altre differenze- che il tutto viene esplicitato.
Il nuovo e direi forzato, e poco realistico, tentativo di riposizionamento dell'uomo in un apogeo (definito tale anche perché temporaneo) nel sistema eliocentrico uomo-donna, diciamo il tentativo di ribaltare la frittata, é sbagliato.
Il mondo é stato fatto dagli uomini, ma per attuare questo cambiamento vedo donne che pensano come uomini, il che mi rattrista davvero; la mente dell'uomo ha una costituzione direi logico-matematica, con la quale ha definito tanto i valori quanto le forme e i costumi della società moderna, invece le donne hanno una qualità estremamente più preziosa, ovvero la capacità di vivere le loro sensazioni al di là della ragione, mi viene da dire al di sopra della ragione, e seppur questa dimensione folle non può certo essere insegnata a noi poveri uomini, dovrebbe essere presa in considerazione, non tanto sul piano giuridico della parità - e mai dell'uguaglianza, perché come é risaputo l'unica cosa che abbiamo di uguale é la diversità - ma piuttosto su quello culturale, perché la frittata era sbagliata da un lato e lo sarebbe anche dall'altro, e mi rendo conto che farla a pezzettini e mischiare il tutto é difficile e quasi impossibile, ma ritengo sia la soluzione con la quale si ha più alta probabilità di riuscire nei propositi rivisti (quando e se verranno rivisti!) nel momento in cui ci si renderà conto della disfunzionalita di quelli attuali.
Perciò sí alla parità, perciò no a considerazioni sbilanciate.
Daniele Porchetti, 4I
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