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Francesco Zannella

Il cielo è azzurro sopra Malaga

Sono passati 47 anni dalla prima Coppa Davis dell' Italia. Tanto, troppo tempo è passato. Finalmente ce l'abbiamo fatta e siamo riusciti a battere meritatamente in finale l'Australia.

Ripercorriamo con ordine le varie tappe: si parte dal girone con Svezia, Cile e Canada nel quale inzialmente perdiamo con il Canada per 3 match a 0 (il regolamento prevede 3 sfide ovvero 2 singoli ed un doppio, tra una nazione e l'altra, sia che siano nei gironi che nella fase finale, chi vince più partite vince la sfida). Dopo un inizio non convincente ci rifacciamo rapidamente con Cile e Svezia battendole per 3 a 0 e 2 a 1. passiamo assieme al Canada e andiamo ai quarti contro l' Olanda avversario ostico nel quale ci pensa Sinner, prima nel singolo e poi nel doppio, a portarci in semifinale per 2 a 1; Affrontiamo poi la Serbia, avversario molto pericoloso sopratutto per la presenza di Novak Djokovic. Nonostante la sconfitta di Arnaldi contro Kecmanovic per 6-7 6-2 6-1 a favore del serbo, Sinner ancora una volta dimostra il suo talento battendo per la seconda volta in tre match Djokovic per 6-2 2-6 7-5; successivamente vinciamo il doppio con Sinner e Sonego per 6-3 6-4 e andiamo in Finale contro l' Australia, avversario inferiore alla Serbia ma non meno pericoloso. La sfida inizia alla grande con Matteo Arnaldi che batte Alexei Popyrin per 7-5 2-6 6-4 portando in vantaggio l'Italia. Il match decisivo non poteva che giocarlo Sinner che, con una roboante vittoria per 6-3 6-0 contro Alex de Minaur, riporta la coppa Davis a casa nostra. Questo torneo non solo è stata una grande gioia per noi italiani ma è stata anche l' ennesima prova di forza di Jannik Sinner che ha perfettamente dimostrato di avere la stoffa per essere il primo al mondo.


Francesco Zannella 5I



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