Oh quanto sono lieto dell'attenzione alla discriminazione nella scuola italiana, nella mia scuola.
Ma attenzione; Ci insegnano, a rigore di una poco cogitata morale, che la discriminazione vale solo per minoranze e per coloro che la storia ha trattato come tali, lasciando intendere ai più attenti che il principio dell'odierna non-discriminazione risiede nella discriminazione dei non discriminati, alle volte anche in modi sottili e intelligenti, quasi a compensare l'incompensabile, quasi a smentire i propri propositi.
"I gruppi per la gara di matematica del liceo scientifico statale Giuseppe Peano saranno sia misti, sia di sole femmine".
"Nella settimana dello studente in ogni gruppo di matematica debbono esserci almeno 2 femmine".
Chiedo al Dirigente, in perfetta concomitanza con il modo adattato per il perseguimento di taluni notissimi e discussi propositi una gara di matematica "a parte", esclusivamente per gay e lesbiche, ma senza alcuna condannata distinzione tra i maschi e le femmine, ogni gruppo deve poter avere gay e lesbiche in qualsivoglia proporzione.
Grazie dell'attenzione. E apprezzo quello che spero sia un tentativo di incoraggiamento da intendere come extra-morale, volendo essere benpensante nei confronti di coloro che mi educano al mondo.
Daniele Porchetti 4i
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