Dopo una pausa di quasi un mese, si ritorna finalmente in pista ad Austin, in Texas, dove i piloti affronteranno la loro diciannovesima gara della stagione.
Verstappen è in testa con 52 punti di vantaggio su Norris, ma con ancora 6 gare da disputare, compresi i weekend con la sprint race. Tutto è ancora in ballo, soprattutto se consideriamo le recenti prestazioni della McLaren che sembra in questo momento essere la macchina più veloce.
Sorge spontaneo chiedersi come mai il distacco, a distanza di 8 gare dall’ultima vittoria di Max Verstappen, sia rimasto praticamente invariato. La risposta è Oscar Piastri: grazie alla competitività della macchina, anche l’Australiano ha iniziato ad essere un regolare contendente alla vittoria (vedi in Ungheria dove Norris ha praticamente regalato la vittoria ad Oscar.).
Possiamo sicuramente dire che la Mclaren nelle ultime 4-5 gare ha puntato molto sul titolo costruttori e i risultati sono chiari: 41 punti di distacco sulla Red Bull, penalizzata anche dalle prestazioni mediocri di Perez.
A 6 gare dalla fine del campionato,le prossime 3 competizioni, che si svolgeranno a Austin, Città del Messico e San Paolo, saranno cruciali. Se il distacco tra Max e Lando dovesse rimanere pressoché invariato, l’Olandese inizierebbe le ultime tre gare con una mano sul titolo.
Questo non è l’unico spunto che possiamo trarre dal finale di stagione, ci sono tanti duelli tra piloti e costruttori all’apparenza meno importanti ma che in realtà valgono molti milioni di euro.
Ad esempio: la lotta per il 6 posto del mondiale costruttori tra la Haas e la Racing Bulls, oppure tra Williams e Alpine per l’ottavo posto del costruttori e, perché no, anche la Ferrari, può mettere in discussione il secondo posto della Red Bull. Un’opinione molto controversa, però se Leclerc e Sainz dovessero portare buoni risultati e Max continua ad essere l’unico che porta punti importanti alla Red Bull nulla è escluso.
Una novità di questo finale di stagione è Liam Lawson che sostituirà Daniel Ricciardo per il resto del campionato; una scelta dovuta probabilmente alle prestazioni non eccezionali dell’australiano. Tuttavia ha suscitato numerose perplessità da parte dei tifosi che, nonostante la Racing Bulls fosse spesso lenta e che Ricciardo avesse solo 10 punti in meno rispetto a Tsunoda, avrebbero preferito una sua sostituzione a fine stagione. Vedremo come se la caverà Lawson e se riuscirà a mantenere la scuderia davanti alla Haas.
Infine, parliamo brevemente di Leclerc; il monegasco è a 86 punti da Verstappen. Realisticamente, come anche per Piastri, è difficile che sia un pretendente per il primo posto; Può puntare a tenersi la terza posizione, al massimo la seconda se Norris dovesse fallire con Max, ma il titolo verosimilmente sarà questione del Britannico e dell’Olandese.
Risulta evidente che ci attende un mese e mezzo di Formula 1 ad alta tensione, con tanti scenari possibili e con un Titolo da sollevare ad Abu Dhabi.
Francesco Zannella
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