Stringi il corsetto, trattieni il respiro, stringi di più, stringi, stringi, fino a che non ti manca l’aria. Legati i capelli, tirali tanto da farti male e raccoglili, fermali con un elastico e delle forcine, perfetti!
Metti i tacchi alti e un po' di trucco, non troppo poco sennò risulterai sciatta, non troppo sennò risulterai una donna facile.
Scendi le scale, non parlare, a nessuno interessa cosa hai da dire, i tuoi pensieri non verranno ascoltati, guarderanno solo quanto sia stretto il tuo corsetto, quanto siano alti i tuoi tacchi e pesante il tuo trucco e ti giudicheranno.
A nessuno interessa di te, tutti si gireranno dall’altra parte quando gli dirai quanto stai soffrendo e saranno troppo occupati a pensare a se stessi, in fondo tu chi sei?
Cosa vuoi?
Questo non è un loro problema.
Se vuoi essere ascoltata fatti valere, ripetevano, e subito dopo ti sputavano addosso.
Io sono stanca e parlo perché ho una voce, perché ho una testa e penso.
Allenta il corsetto, abbassa i tacchi, leva il trucco, togli il vestito.
E se indossassi un paio di pantaloni e una cravatta, cosa mi direste?
“Sii più femminile”, “non metterti roba larga” , “valorizza il tuo corpo”, “ma non sei triste che gli uomini non ti guardino?”, “non apprezzi il fatto che ti facciano dei complimenti?”, “non sei felice che loro ti vogliano?”, “dovresti esserne onorata, ti hanno notata”.
E se decidessi di non avere figli e di non sposarmi e di vivere una vita da sola, libera da tutto e tutti?
E se non dipendessi da un uomo, e se mi trovassi un lavoro, cosa mi direste? “Torna in cucina”, “non vuoi dei figli? Allora sei inutile”, “vai a pulire è quello il tuo lavoro, fai ridere”.
E se io iniziassi ad essere ascoltata?
E se invece di parlare iniziassi ad urlare?
E se non fossi sola ad urlare?
E se io iniziassi ad avere ragione?
E se io vincessi?
Allora, Cosa mi direste?
Elena Bertoni 2M
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