Fa ridere o offende? Alcune battute sono geniali, altre di una malvagità sconcertante….
Il “black humor” identifica un tipo di umorismo che normalmente utilizza eventi tragici o contesti drammatici per descrivere situazioni grottesche e surreali che provochino una risata. Gli eventi da cui maggiormente trae spunto sono le guerre, le persecuzioni razziali, la violenza, la religione e persino la morte. L’intento di chi fa questo tipo di umorismo generalmente è quello di sdrammatizzare o meglio “esorcizzare” le nostre comuni paure, ma inevitabilmente può offendere le persone che si identificano nella circostanza oggetto della battuta. Per fare un esempio, si potrebbe citare il video disgustoso e di cattivo gusto creato da qualche simpatico umorista francese, che mostrava un pizzaiolo italiano tossire ed espettorare, per non dire “scatarrare”, su una pizza appena sfornata, mentre una voce di sottofondo pubblicizzava la nuova prelibatezza al Covid italiana. Probabilmente nessun italiano ha riso e neppure sorriso, ma molto più verosimilmente ogni italiano si è indignato alla vista del famigerato video pubblicato in un momento estremamente drammatico per il nostro paese. Da lì a poche settimane dopo, la tragedia della pandemia, per ironia della sorte, ha investito anche il popolo francese al quale, tra l’altro, occorrerebbe ricordare che il loro modo di fare satira è costata la vita ad una dozzina di giornalisti, qualche anno fa, nell’attentato al giornale satirico “Charlie Hebdo”. Non volendo necessariamente demonizzare l’umorismo nero, non si può non stigmatizzare le innumerevoli battute prodotte per sbeffeggiare il terribile eccidio del popolo ebraico durante le persecuzioni naziste. Vanno per la maggiore decine di barzellette che citano forni, cotture varie, posacenere, ecc… Non dimentichiamo neanche i poveri bambini africani protagonisti di numerose freddure di indubbio gusto che ironizzano sul triste tema della fame o le barzellette sui gay, sui disabili e sulle persone di colore. In linea di massima l’umorismo, la satira costituiscono un modo costruttivo di fare comunicazione, puntando l’attenzione sugli aspetti più critici della società, enfatizzando a volte la drammaticità di certe situazioni, ma ridicolizzandole. Il black humor, se non offendesse pesantemente soggetti reali, vittime di reali disgrazie, potrebbe rappresentare una variante divertente della comicità e strappare più sorrisi che indignazione. Sarebbe quindi opportuno porre qualche limite all’umorismo che sconfina nel cattivo gusto? Si potrebbe rispondere di sì, ma citando una battuta di Elbert Hubbard: “Non prendere la vita troppo sul serio. Non ne uscirai mai vivo”.
Riccardo Tomassoli 3°I
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