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Immagine del redattoreGiornalino Peano

Lettera di risposta dei docenti contro i recenti articoli diffamatori

Aggiornamento: 11 nov

ALLA COMUNITA’DEGLI STUDENTI E DEI LAVORATORI DEL LICEO PEANO


Ci risiamo!

Il giorno 29/10/2024 su RomaToday e su Roma Infoline viene pubblicato un articolo di Nozzoli Ginevra che riporta alla ribalta il nome del nostro liceo prendendo di mira, in particolare, il nostro dirigente prof. Consoli Gianluca attraverso una ricostruzione parziale, basata su informazioni poco fondate, mal gestita anche sul semplice piano cronologico e con nessi causali così campati in aria da sembrare sfacciatamente strumentali se non fossero semplicemente casuali. Ma tant’è! Aristotele non è mai stato un giornalista e, aggiungerei, per fortuna. Non ricostruirò una storia che è vecchia di due anni e che è stata spiegata per filo e per segno anche di fronte ad un intero collegio di docenti e che speravamo potesse essere considerata chiusa, ma sento il bisogno di prendere posizione senza ambiguità, mettendoci la faccia da vecchio parresiasta che detesta l’anonimato e da semplice persona che ha sempre cercato di mettere le persone in primo piano. Sono stufo e arcistufo di dover pensare al nostro liceo come alla scuola del preside Consoli per una semplice motivazione politica. L’idea di personificare con il nome di un dirigente una comunità intera rivela una mentalità fascistoide che aborro personalmente e culturalmente. Il Peano non è l’orticello privato di un dirigente con i tratti mussoliniani che minaccerebbe i docenti, sarebbe un guru, imporrebbe modelli di scuola finlandese (cito a caso e non alla lettera dall’articolo della Nozzoli), per chissà quali fantomatiche finalità. Il Peano è una scuola di comunità dove si rispettano le decisioni prese con un criterio democratico che può scontentare solo chi non ha rispetto delle minoranze soprattutto quando si accorge di essere in minoranza, dove il confronto può essere serrato e anche duro rimanendo sempre confronto, dove l’autonomia di insegnamento non è mai messa in discussione, dove il preside non dimentica la tutela di discenti e lavoratori e dove ci sono tante realtà che funzionano bene e tanto lavoro per provare a migliorare quelle realtà e la realtà tutta intera. In tutto questo il nostro preside, scusate se continuo a chiamarlo preside ma ho una certa età, si è impegnato e si impegna con dedizione, passione ed energia e, come al solito, solo chi non fa nulla non sbaglia mai ma chi non fa nulla non vive. Esprimo la mia solidarietà di lavoratore e la mia vicinanza di uomo al prof. Consoli augurandogli un felice esito della causa processuale in corso e garantendogli, nei limiti delle mie capacità, una disponibilità al dialogo critico ed autocritico. A tutti noi auguro un anno di lavoro faticoso e bellissimo. Chi volesse firmare questa lettera aperta lo potrà fare con serenità e trasparenza. Chi volesse accusarmi di piaggeria lo potrà fare con serenità e trasparenza. Grazie a tutti.


Moretti Marco

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