La poesia è il salvagente
cui mi aggrappo
quando tutto sembra svanire.
Quando il mio cuore gronda
per lo strazio delle parole che feriscono, dei silenzi che trascinano verso il precipizio.
Quando sono diventato così impenetrabile
che neanche l’aria
riesce a passare.
(La poesia è il salvagente - Khalil Gibran)
Durante la 30° Conferenza Generale tenuta dall’UNESCO a Parigi nel 1999 è stato deciso che il 21 marzo di ogni anno sarà la Giornata Mondiale della Poesia.
Lo scopo dei leader mondiali era quello di incoraggiare i giovani poeti e riconoscere alla poesia un ruolo privilegiato, se non fondamentale, nella comprensione interculturale e diversità linguistica, essendo un mezzo di sviluppo e comunicazione. È un sentimento comune nella società attuale, di sentirsi debitrice nei confronti dei poeti del passato, per aver creato un linguaggio che ha portato ad un abbellimento ed arricchimento alla nostra maniera di comunicare, in quanto solo con l’espressione poetica si ha modo di percepire l’immensità dell’anima umana e l’incredibile creatività della nostra mente. È la massima espressione della libertà e non a caso, viene celebrata durante il Solstizio di Primavera, quando tutto fiorisce. Fin dall’antichità gli eroi erano incoraggiati dalla poesia e, con il passare dei secoli, l’uomo è riuscito ogni volta a trasformare la poesia nella massima espressione del proprio essere ed infatti, uno degli scopi, era quello di mantenere viva la lingua in tutto il suo fascino. Grandi poeti come Dante, avevano come obiettivo quello di incoraggiare il proprio paese e le rivoluzioni culturali, arricchendo il nostro patrimonio, per una maggiore comprensione di vari temi e creando un ideale di bellezza che è diventato globale. La celebrazione di questa Giornata riguarda proprio l’unicità della poesia che è in grado di andare oltre i confini, le lingue e le differenze. A questo riguardo parla il Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Giovanni Puglisi, il quale dichiara: ”Tra le diverse forme di espressione, infatti, ogni società umana guarda all’antichissimo statuto dell’arte poetica come ad un luogo fondante della memoria, base di tutte le altre forme della creatività letteraria ed artistica”.
Dunque, la poesia è un mezzo linguistico che ci accompagna da sempre, ormai radicato in noi e nella nostra cultura anche se spesso neanche ce ne rendiamo conto. Ecco alcuni suggerimenti che possono adottare le scuole, validi anche per ogni singolo individuo, per celebrare questo giorno e l’importanza della poesia nella storia:
Leggere in classe una poesia per poi rifletterci sopra;
Ricordare, sempre leggendo, la grande tradizione letteraria italiana e non solo;
Condividere con colleghi, amici e parenti poesie che vi fanno sognare ad occhi aperti;
Provare noi stessi a mettere le nostre emozioni su un foglio di carta;
Condividere gli hashtag relativi a questa giornata sui social media: #WPD, #WorldPoetryDay, #PoetryDay.
E fu a quell’età… Venne la poesia
a cercarmi. Non so, non so da dove
uscì, da quale inverno o da fiume.
Non so come né quando,
no non erano voci, non erano
parole, né silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte,
d’improvviso tra gli altri,
tra fuochi violenti
o ritornando solo,
era lì senza volto
e mi toccava.
Io non sapevo che dire, la mia bocca
non sapeva
nominare,
i miei occhi erano ciechi,
qualcosa batteva nella mia anima,
febbre o ali perdute,
e mi andai facendo solo,
decifrando
quella scottatura,
scrissi la prima linea vaga,
vaga, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura sapienza
di chi non sa nulla,
e vidi d’improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti,
l’ombra perforata,
crivellata
da frecce,
fuoco e fiori,
la notte travolgente, l’universo.
Ed io, essere minimo,
ebbro del grande vuoto
costellato,
a somiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell’abisso,
rotolai con le stelle,
si sciolse il mio cuore nel vento.
La Poesia - Pablo Neruda
Camilla Borghi 5L
Francesca Romagnoli 5L
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