Il lungo percorso che ha portato l’ormai famoso MMO coreano Lost Ark ad essere disponibile anche in occidente inizia nel 2011 quando è stato annunciato per la prima volta dal team di sviluppo Tripod Game Studio. Con il tempo si è affiancato anche quello di Smilgate RPG. Pubblicato finalmente in Corea del Sud nel 2019 il gioco è stato reso via via disponibile anche in altre regioni del mondo fino allo scorso 11 febbraio, data in cui finalmente le porte del mondo Lost Ark si sono aperte anche per i videogiocatori occidentali. Ciò grazie anche al supporto di Amazon Game studios.
Alla Ricerca dell’Arca Perduta(senza troppa convinzione)
Dopo aver scaricato il gioco da Steam e aver fatto l’iscrizione gratuita, data la formula free to play con cui Lost Ark è proposto, dovremo selezionare uno dei server disponibili e crearci il nostro personaggio, che rimarrà legato a quello specifico mondo. Potremmo poi scegliere tra cinque classi: Il Guerriero, personaggio di sesso maschile di cui potremo scegliere una delle tre sottoclassi, Berserk, Paladino o Gunlancer. La Maga, personaggio unicamente femminile che si divide in, maga semplice e Bardo. l'assassina, sempre un personaggio unicamente femminile che si suddivide in, Shadowhunter e Deathblade. artisti marziali, personaggio di cui esiste una versione sia femminile che maschile. si divide, per la femmina, Wardancer, Scrapper, Soulfist. Mentre per la controparte maschile esiste solo lo Striker. Infine i pistoleri, sempre divisi in maschio e femmina,di cui, per il maschio, Artillerist, Deadeye, Sharpshooter, mentre per la femmina esiste solo la Gunslinger. Scelta una classe potremmo personalizzare l'aspetto del nostro avatar definendone i tratti del volto e la capigliatura, per poi dargli un nome .Fatto questo, le porte di Arkesia si spalancano per permetterci di iniziare la nostra avventura. Nel gioco impersonificheremo uno dei tanti avventurieri alla ricerca dei sette frammenti dell’arca perduta, così da adempiere ad un'antica profezia con prescelti, apocalissi e tutte quelle cose lì. In Verità la trama in Lost ark non è propriamente da Oscar, siccome consiste più in una miscela di storie già viste e riviste frullate senza troppo impegno. Scordiamoci dunque una narrazione approfondita come quella di un Final Fantasy XIV Online o anche solo coerente come quella di World of Warcraft. Serviva solo come giustificazione ai milioni di avventurieri che corrono in lungo e in largo a svolgere le più disparate missioni.
Level up!
Dopo un lungo ed esaustivo tutorial che spiega piuttosto bene le principali meccaniche del gioco veniamo trasportati nella prima città dove attraverso una raffica di mini-missioni (del tipo "parla con quel tipo lì" o "pianta due fiori") ci vengono spiegate la marea di sistemi su cui si basa Lost Ark. La maggior parte dei quali si basa sulla capacità, del nostro personaggio, di accumulare punti-esperienza per diventare più forte e acquisire nuove abilità. Una volta completata la trama principale e raggiunto il cinquantesimo livello di esperienza del personaggio è possibile accedere all'End Game, ovvero l'altra metà di Lost Ark, quella più feroce e competitiva. Anche qui ci sono carte da raccogliere e inserire in un mazzo per ottenere bonus aggiuntivi di ogni genere e non mancano cavalcature e animali da compagnia. C'è inoltre una grande quantità di elementi da raccogliere e collezionare. Ad esempio, in ogni mappa di gioco, già prestabilite e non generate casualmente, ci sono diversi semi nascosti mentre in diversi modi è possibile ottenere le suddette carte da inserire nel proprio mazzo. Tutti aspetti che contribuiscono a una continua - e forse addirittura esagerata - sensazione di "grinding". In pratica, gli sviluppatori di Lost Ark hanno ben pensato di prendere qualsiasi cosa che potesse contribuire al senso di "progressione" e l'hanno implementata nel gioco, spesso legandola semplicemente a contenuti estetici che comunque possono fare presa sulle manie di "collezionismo" dei giocatori.
Verdetto
Lost Ark è un divertente gioco MMO Action RPG fantasy che propone numerose classi di personaggi molto divertenti da usare - e potenziare - nonché un'enorme quantità di elementi da scoprire e "livellare". Niente di particolarmente innovativo e con più di un aspetto grezzo, il gioco include un'avventura non troppo impegnativa nella trama principale, seguita da un "end game" che risulta la vera sfida. La sua natura free to play appare bilanciata e non ne svilisce il valore globale, che in effetti risulta alto. Divertente anche se pensate di affrontarlo da soli.
Gabriele Perelli 3I, Flavio Milita 3I
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