A seguito del tumultuoso evolversi della situazione in un Ucraina, la nostra scuola ha pensato che fosse doveroso dare sia un segnale di non indifferenza, sia una risposta a tutti i dubbi e le incertezze che possono tormentare qualsiasi giovane tenti di analizzare la situazione. Proprio da tutto ciò è scaturita la conferenza tenutasi il 24 Marzo 2022 nell’Aula Rosa. L’evento, oltre ad essere stato supportato dalla Dirigente Scolastica, che ha tenuto ad essere presente e a ringraziare tutti i professori coinvolti, è stato anche realizzato con la collaborazione del giornale scolastico Peano Bar.
L’apertura è stata data dal professor Mandarino, il quale ha voluto esordire riprendendo una massima di Eraclito, secondo cui è impossibile bagnarsi per due volte nella stessa acqua di un fiume. Questa metafora ha il ruolo di evidenziare a tutti che, per quanto nella storia possano esistere somiglianze e analogie, due eventi distinti non saranno mai uguali in tutto e per tutto; da questo ne deriva che ogni avvenimento degno di nota merita una riflessione a sé stante, la quale non può mai essere liquidata con semplicistici paragoni. Elemento di tipo prettamente storico è stato invece la menzione dell’incontro del 1991 fra Baker e Gorbačëv, nel quale il Presidente dell’URSS chiedeva agli Stati Uniti la garanzia che la Nato non sarebbe avanzata più ad est della Germania; tale accordo come ben sappiamo non venne mai rispettato. Difatti, sempre seguendo le parole del prof Mandarino, con la dissoluzione dell’Unione Sovietica gli USA vinsero sì la guerra fredda, ma non seppero gestire la propria vittoria; questo rappresenta, in maniera più o mena diretta, una delle cause dell’instabilità geopolitica degli ultimi decenni. Il professore ha affermato infine che noi stati occidentali non abbiamo purtroppo la possibilità di scegliere i nostri interlocutori internazionali, e per questo motivo siamo costretti ad avere a che fare tanto con Putin quanto con Erdoğan o al-Sisi.
Terminato questo discorso, vi è stato un breve intervento del professor Marsan. Egli ha voluto sottolineare l’enorme importanza che avrebbe l’inclusione dell’Ucraina all’interno del progetto Erasmus. L’Ucraina infatti, per quanto lontana ci può apparire, è in realtà profondamente europeo, che avrebbe da trarne soltanto benefici da una maggiore collaborazione culturale fra sé e gli altri stati del continente. Va infatti ricordato che tale progetto, per quanto organizzato dall’UE, non è limitato ai soli paesi membri, tant’è che vi partecipano anche la Norvegia, l’Islanda, la Macedonia del Nord e la Serbia.
Il terzo ed ultimo intervento è stato invece ad opera del professor Moretti. Egli ha evidenziato come nel tempo ci sia stato uno sviluppo ipertrofico del diritto di proprietà come conseguenza della trasformazione, da parte della filosofia, degli enti in oggetti. Ciò ha avuto come conseguenza lo sfruttamento, tanto dell’uomo sulla natura quanto dell’uomo sull’uomo stesso.
La conferenza si è poi conclusa con la partecipazione di alcune studentesse di origine ucraina, le quali hanno voluto portare la testimonianza propria e delle loro famiglie riguardo al conflitto in corso.
Lorenzo Cionfrini 5I
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