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Oscar 2024, Una notte infinita

Il 10 marzo 2024, al Dolby Theatre di Los Angeles, si è tenuta la 96ª edizione dei Premi Oscar. Una notte molto attesa da tutti gli appassionati di cinema e non solo, che ha ricordato la serietà di questa premiazione dopo il disastro dell'anno precedente causato dallo schiaffo di Will Smith. Il tutto è stato presentato da Jimmy Kimmel, comico e conduttore statunitense. Questa notte ha regalato molte emozioni e ha visto la vittoria di Nolan con il suo "Oppenheimer" contro Scorsese con il suo "Killers of the Flower Moon".

LE ORIGINI: Bisogna tornare al 16 maggio 1929, il giorno della prima edizione. Il nome della statuetta, però, a quei tempi era "Academy Award of Merit", divenuto nel 1939 "Oscar". Le origini di questo nome sono misteriose: si dice che derivi da un’esclamazione di Margaret Herrick, la quale, vedendo la statuetta, disse: "Assomiglia proprio a mio zio Oscar". La statuetta è di bronzo placcato in oro (24 carati), pesa 4 kg, è alta 34 cm e vale circa 300 dollari. Durante la seconda guerra mondiale venne realizzata in gesso. Alcuni record interessanti sono: l’uomo con più candidature e premi è Walt Disney con 22 statuette; il film con più candidature è "Eva contro Eva" del 1951, con 14 candidature; i film più vincenti sono "Ben-Hur", "Titanic" e "Il Signore degli Anelli", con 11 statuette; l’attrice più vincente è Katharine Hepburn con 4 statuette; il regista più vincente è John Ford.


EDIZIONE 2024, I VINCITORI:

"Oppenheimer" ha vinto 7 Oscar, infatti, è il Miglior Film del 2024. Gli altri candidati erano: "American Fiction", "Anatomia di una Caduta", "Barbie", "The Holdovers", "Killers of the Flower Moon", "Maestro", "Past lives", "Povere Creature" e "La zona d’interesse". Questo premio è molto probabilmente meritato per il film di Nolan, che ha regalato una storia intrigante e piena di emozioni; qui l’unica vera battaglia era con "Povere Creature", capolavoro che forse meritava quanto "Oppenheimer". Nonostante ciò, raccontando una storia vera di uno dei personaggi più tormentati del 21° secolo, Nolan vince anche il miglior regista, battendo Scorsese, Glazer, Lanthimos e Triet. Qui, secondo me, non c’era storia, in quanto il regista britannico ha messo dentro il suo film tutta la sua passione verso una storia incredibilmente complessa che non può essere raccontata male. Parlando del film, a dare la spettacolarità è l’interpretazione di Cillian Murphy, vincitore del premio, battendo in questo caso Bradley Cooper, Domingo, Giamatti e Wright. "Oppenheimer" forse non avrebbe funzionato senza questo attore, che è stato perfetto, riuscendo a regalarci un uomo tormentato, emotivo che non sa quasi scegliere e anche egocentrico. Ma anche il suo oppositore numero uno, l'antagonista del film, Lewis Strauss, non è stato da meno. Egli è stato interpretato da Robert Downey Jr., che ha vinto l'Oscar come miglior attore non protagonista. Gli altri candidati erano: il fantastico Ryan Gosling, il suo collega Avenger Ruffalo, De Niro e Sterling K. Brown. RDJ vince finalmente l'Oscar, incoronando una carriera incredibile. "Oppenheimer" vince anche Miglior Colonna Sonora Originale con Ludwig Goransson, Miglior Montaggio con Jennifer Lame e Miglior Fotografia con Hoyte van Hoytema. Tutti e tre assolutamente meritati, soprattutto la colonna.


Il secondo film più vincente è il capolavoro di Lanthimos: "Povere Creature", la cui protagonista, interpretata da Emma Stone, ha vinto il premio come Miglior Attrice, battendo la Bening, la Huller, la Mulligan ma soprattutto la Gladstore. Infatti il premio era conteso tra queste due attrici, entrambe bravissime, ma l’interpretazione di Emma Stone è stata molto superiore. Ella rappresenta un personaggio complesso di cui si potrebbe parlare per ore, deciso a studiare un mondo che non gli appartiene e che è orribile. "Povere Creature" riesce a fare ciò che voleva fare "Barbie" ma 1000 volte meglio, criticando una società corrotta in cui le donne molto spesso non hanno scelte. Il film ha vinto anche Miglior Scenografia con James Price, Shona Heath e Zsuzsa Mihalek, Migliori Costumi con Holly Waddington e Miglior Trucco con Nadia Stacey, Mark Coulier e Josh Weston. La migliore attrice non protagonista è stata Da’Vine Joy Randolph per la sua interpretazione in "The Holdovers". Ella ha battuto la Blunt, la Broocks, la Ferrera e la Foster.

Miglior Sceneggiatura Originale è stata vinta da Cord Jefferson con "American Fiction", che ha vinto anche Miglior Sonoro e anche qui i candidati erano Nolan, la Gerwig, McNamara e la Glazer. Qui il premio è stato dato ad "American Fiction" perché gli altri hanno vinto altri premi, visto che "Oppenheimer" e "Povere Creature" normalmente lo avrebbero dovuto vincere. Miglior Sceneggiatura non Originale è andata invece a Justin Triet e Arthur Harari con "Anatomia di una Caduta". Gli altri erano Hemingson, Bradley Cooper, Burch e Song. Anche qui premio scontato, onestamente, il film migliore tra questi ed ha meritato la vittoria. Miglior Film Internazionale è andato a "La Zona D’interesse" che purtroppo batte il nostro "Io Capitano". Purtroppo anche se era abbastanza scontato in quanto è l’unico film tra questi, candidato anche come Miglior Film superiore a "Perfect Days", "La Società della Neve" e "La Sala Professori". Il miglior film d’animazione è stato giustamente vinto da Miyazaki con il suo "Il Ragazzo e l’Airone", che batte: lo "Spiderverse" della Sony, "Elemental" della Pixar, "Nimona" di Netflix e "Il Mio Amico Robot". Fino all’ultimo tutti pensavano che la Sony avrebbe rivinto il premio ma invece non è stato così, infatti il film giapponese è nettamente superiore ed è un vero e proprio capolavoro. "Godzilla" ha portato a casa la statuetta per i Migliori Effetti Visivi, grazie a Takashi Yamazaki.

Il miglior documentario è stato "20 Days in Mariupol" di Cernov e il miglior cortometraggio documentario è stato "The Last Repair Shop". Il miglior cortometraggio, invece, è stato dato a "La Meravigliosa Storia di Henry Sugar" di Wes Anderson e il miglior cortometraggio d’animazione è stato dato a "War is Over! Inspired by the Music of John e Yoko" di Dave Mullins. L'ultimo premio per la migliore canzone originale è stato dato a "What Was I Made For?" di "Barbie", anche se Ryan Gosling ha rubato lo spettacolo con la sua esibizione spettacolare con coreografie incredibili di "I’m Just Ken". Purtroppo anche quest’anno gli Oscar sono finiti, ma penso possiamo essere d’accordo che il 2023 sia stato un anno pieno di film superlativi, rendendo questi Oscar molto competitivi e riportando effettivamente i migliori attori di Hollywood nella cerimonia più importante per il cinema.

Flavio Bellucci 1B



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