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Il razzismo è sempre fuori gioco

Cosa c'entra il razzismo con il calcio? Il calcio é uno sport così bello e coinvolgente che riesce a rompere barriere etniche, linguistiche e culturali; le diverse lingue si

uniscono un un canto armonioso e i diversi colori sono solo quelle delle

squadre che giocano ma purtroppo come in ogni cosa umana c'è sempre

un qualcosa di brutto, in questo caso è il razzismo. “Vai via dal campo nero, che sei solo un negro” queste, secondo il difensore del Napoli Juan Jesus, le parole di Francesco Acerbi, il difensore del Inter e della Nazionale azzurra. Purtroppo è triste sentire che ancora oggi, nel 2024, si senta parlare di razzismo soprattutto nello sport che

invece di dividerci dovrebbe unirci. Però questo non è il primo

episodio di razzismo al quale assistiamo nella serie A, infatti va

ricordato il verso di scimmia fatto a Maignan portiere del Milan e, come se non bastasse,

vanno ricordati quelli fatti ad altri giocatori come Samuel Eto, Mario Balotelli e Romelu Lukaku. Qui la situazione peggiora perché stiamo passando dai tifosi agli stessi

giocatori che, come quanto scritto sulle loro maglie, dovrebbero

fungere da esempio ma, come dimostrato da Acerbi, alcuni stanno

facendo il contrario. Ma il fatto più strano di questa vicenda non è

quello che è successo in campo, piuttosto quello che è successo

fuori. Come ha dichiarato il difensore del Napoli “Per me la

questione si era chiusa ieri in campo” infatti, i due sembravano essersi

chiariti in campo sui social, ma in realtà vediamo tutt’altro. Il volta faccia

di Acerbi è ciò che a quanto pare ha fatto arrabbiare Juan Jesus,

che ha cambiato versione dicendo di aver detto solo “ti faccio nero” perciò a suo parere niente di razzista insinuando che Juan Jesus abbia sentito male o mal interpretato quanto detto. Ma il tutto non sembra quadrare infatti, Acerbi fino a poco tempo

 fa, si diceva che avrebbe ricevuto 10 giornate di squalifica e non è stato convocato per il turnover negli Stati Uniti. Recentemente è arrivato il verdetto del giudice che ha assolto Acerbi e non gli ha affibbiato neanche una giornata di squalifica. Da ciò possiamo essere ancora più confusi, della situazione accaduta sembra che in mancanza di prove effettive non si possa giudicare il calciatore. In generale noi, come tifosi, crediamo nella buona fede di Juan Jesus che ha reagito da uomo adulto ma anche nel fatto che Acerbi non abbia detto quelle parole per ferire il giocatore del Napoli .

La vera domanda è se effettivamente anche le istituzioni riconoscano questo male.

II razzismo purtroppo è una piaga che devasta ancora la nostra società e va

combattuta con ogni mezzo disponibile pur sempre rispettando la

libertà altrui quindi possiamo concludere dicendo no al razzismo e

combatterla ogni giorno.

Imran Rweshagara Akatukunda 1B


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